1. Una donna oggetto terza parte.


    Data: 21/01/2023, Categorie: Etero Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... risposi sincero.
    
    Giunti a casa, ci mettemmo davanti alla TV a bere qualcosa. E a parlare.
    
    - Ti è piaciuto? – Le domandai.
    
    - È stata un’esperienza unica. – Disse dopo un po’ e misuranso le parole.
    
    - Ma bella o brutta? – Incalzai.
    
    - Prometti di non arrabbiarti.
    
    - Promesso. – Sorrisi.
    
    - Fantastica. – Disse alla fine. – Ogni donna dovrebbe provare almeno una volta nella vita una cosa del genere.
    
    - Anche più di una volta.
    
    - Ma dove si trova un uomo come te – mi prese la mano e me la baciò – che ti fa fare una cosa del genere?
    
    - La cosa che ti ha eccitato di più?
    
    - La volgare palpata iniziale a quattro mani! – Rispose subito. – Il resto è venuto da solo.
    
    Più tardi andammo a letto e io mi feci trovare nudo a quattro zampe porgendole il culo.
    
    La mattina dopo, domenica, mi svegliai presto e andai a preparare la colazione. Gliela portai a letto e aprii le tapparelle. Si stiracchiò a lungo e poi si gettò sulla colazione, che gradì particolarmente. La stavo meravigliando di ora in ora.
    
    Portai il vassoio in cucina e poi tornai a letto. La trovai nuda.
    
    - Ora farò una cosa che non ho ancora fatto – le promisi – pur essendomela guadagnata.
    
    - E cosa sarebbe?
    
    - Ti sculaccio.
    
    - Wow...! Mi domandavo cosa aspettavi...
    
    Si mise di traverso sulla mia ginocchia e mi porse il culo. La sculacciai alcune volte facendola sobbalzare. Subiva con ostentata sobrietà. Tra una sculacciata e l’altra le accarezzavo la fessura e il sesso.
    
    - C’è un’altra ...
    ... cosa che non ho ancora fatto. – Aggiunsi.
    
    - Ohibò, e cosa?
    
    - Non ti ho ancora messo nulla nel culo.
    
    - Beh, – rispose. – Non devi chiedermi permesso. Puoi fare quello che vuoi.
    
    - Allora parliamo di sadomaso? Me lo devi, sta al punto 9.
    
    - Non devi chiedere. – Ripeté. – Sono un oggetto nelle tue mani.
    
    Squillò il cellulare. Presi l’apparecchio in mano e guardai chi fosse.
    
    - È una mia amica canadese, – dissi. – Non parlare che la metto in viva voce, così senti anche tu.
    
    Annuì.
    
    - Ciao Nat! – Esclamai. – A quest’ora in Canada sono le 3 di notte, Cosa fai in piedi?
    
    - Sono appena arrivata in Italia. – Spiegò. – Rimango una settimana.
    
    - Magnifico! – Dissi. – Ci vediamo?
    
    - Ce l’hai un’amica da frustare? – Mi chiese a bruciapelo.
    
    - Cosa? Non sapevo che ti piacessero le donne. – Obiettai, guardando l’espressione della mia amica che ci ascoltava.
    
    - Infatti, – proseguì. – Mi piacciono gli uomini, per questo voglio frustare una donna. Ce ne hai una sotto mano?
    
    Guardai ancora la mia amica che aveva gli occhi sgranati.
    
    - Sì, – risposi facendo capire all’amica a letto cosa avevo per la testa. – Cosa vuoi farle esattamente?
    
    - Le voglio frustare il culo e la figa mentre ti sbocchina, poi le voglio frustare le tette mentre ti chiava standoti sopra eretta dandoti la schiena mentre le tieni i polsi per me. Magari la frusti anche tu mentre lei mi lecca la figa. Infine... È la tua ragazza?
    
    - Sì, – confermai, sorridendo alla mia amata.
    
    - Bene. Ce ...
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