1. Una donna oggetto terza parte.


    Data: 21/01/2023, Categorie: Etero Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... una settimana di tempo.
    
    - Non è un lavoro semlice. – Commentai. – Ma si può fare. Quando mi dai il breaf?
    
    Mi riferivo al punto 7 dell’accordo, quello che mi doveva al momento dell’accettazione dell’incarico.
    
    - Se venerdì sera ti va bene, posso darti i numeri 5 e 7... Come l’ultima volta.
    
    - Erano viceversa, – precisai gioviale. – Il 7 e il 5.
    
    - Esatto. – Rispose. – Ti sta bene?
    
    - Si. – Chiusi la telefonata.
    
    E quel venerdì sera andammo prima a cena da Massimo per parlare un po’ di tutto.
    
    - Credevo che mi avresti chiamata più spesso, – iniziò sorridendo. – Potevi avere il numero 4 ogni volta che ne avevi voglia.
    
    - Ti sarebbe piaciuto? – Le domandai.
    
    - Il mio parere non conta, – rispose. – Sei tu che hai il diritto di trattarmi come una donna oggetto secondo il decalogo concordato.
    
    - Dopo, a casa, mi rifaccio. – La rassicurai spudorato. – Ma adesso a cena volevo dirti un paio di cose.
    
    - Sentiamo. – Disse.
    
    - Vorrei avere una relazione con te.
    
    Ritrasse la mano che volevo prendere. E francamente la mia uscita aveva sopreso anche me.
    
    - Non se ne parla. – Rispose, senza guardarmi. – Io «voglio» essere trattata come una donna oggetto.
    
    - E io «voglio» continuare a trattarti come una donna oggetto. – Affermai. – Ma solo per quanto riguarda il sesso.
    
    Si fece più attenta e mi guardò interrogativa e guardinga.
    
    - Ma io vorrei stare con te anche quando non facciamo sesso. – Continuai.
    
    - Spiegati meglio.
    
    - Se io e te facessimo ...
    ... coppia, ti tratterei in piena parità con me. Anzi, meglio di me. Ma per quanto riguarda il sesso, mi farebbe impazzire poterti ordinare di fare qualsiasi cosa, in ogni momento e in ogni posto.
    
    - Riusciresi davvero mantenere questa dicotomia di pensiero?
    
    «Dicotomia»... Pensai. Un mese prima non avrebbe mai usato questa parola.
    
    - Credo proprio di sì. – Risposi.
    
    - Si rischierebbe di mettere in gioco solo i punti 9 e 10 del nostro accordo, se facessimo coppia... – Commentò.
    
    - È un’evoluzione naturale anche senza fare coppia, – osservai. – Già adesso diamo per scontati i punti precedenti.
    
    - Non è che ti starai innamorando di me, vero? – Disse scherzando.
    
    - Beh, confesso che mi piacerebbe essere amato da te. – Risposi.
    
    - Oh mio dio... – Fu il suo commeno confuso.
    
    Mezzora dopo eravamo a casa mia e io ero deciso a dimostrarle che la volevo trattare sempre come donna oggetto. Giurai che l’avrei fatta arrossire. E invece assunse lei delle iniziative.
    
    La precedetti in camera da letto, mi spogliai e mi misi a quattro zampe porgendole il culo, con tanto di cero appoggiato sul comodino. L’invito era esplicito, ma lei andò più in là. Entrò, si spogliò, spense la luce a soffitto e accese quella del comodino, prendendo così anche il cero. Mi si fece intorno a me col corpo per farmi sentire il contatto, generando già un prima erezione. Poi si dedicò al culo con un crescendo di attenzioni che la condussero finalmente a prendermi i coglioni con una mano e a leccarmi il ...
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