1. Una donna oggetto terza parte.


    Data: 21/01/2023, Categorie: Etero Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... solco del culo prima e il buco del culo poi.
    
    Il mio desiderio andava alle stelle. Desideravo proprio che mi inculasse col cero. E quando la sentii prendere il cero, mi lasciai andare ai piaceri della vita.
    
    Mi fece scorrere il cero nel solco e, dopo aver volutamente indugiato un po’, appoggiò la punta all’ano. Sapeva cosa provavo. Posò il palmo di una mano vicino al solco, poi spinse con delicatezza la punta del cero nell’ano in modo che si preparasse ad accoglierlo rilassandosi. Proseguì per qualche centimetro e mi disposi a ricevere il piacevole intruso nel culo per mano sua.
    
    Lo sentii scivolare piano fino in fondo provando un piacere intimo vergognoso. Ero impalato. Cosa c’è di meglio che essere inculato da una donna?
    
    Fece scivolare la mano dall’interno della natica fino ai coglioni e, tenendomi così dolcemente da dentro e da fuori, cominciò a leccarmi con abilità e dedizione. Come la volta precedente sbocchinò il cero, facendo sembrare che mi leccasse l’interno del retto. Toccavo il cielo con un dito.
    
    Io avrei continuato così, ma lei con tenerezza mi fece girare e sdraiare pancia sopra, come la volta precedente. Si avvicinò, mi leccò accuratamente gli inguini e poi me lo prese in bocca, tenendomi per il cero.
    
    Anche adesso avrei voluto che continuasse all’infinito, ma d’un tratto si sfilò il cazzo dalla bocca, si raccolse e venne sopra di me a infilarselo in figa.
    
    Era una cosa che non mi aspettavo e comunque per me era una assoluta novità. Lasciai ...
    ... che facesse tutto lei, dato che non ero in grado di dare colpi di reni per sbatterla, visto quello che avevo ne culo.
    
    Era un pompino fatto con la figa. Quindi mi lasciai andare ancora alle sue cure. Sapeva lavorare di bacino e presto sentii che stavo per venire. Lo sentì anche lei e cominciò a sbattere di più col bacino, o per farmi venire meglio o per venire anche lei.
    
    Venni, con la prostata che pompava sperma convulsamente, sospinta dal cero che la premeva dall’interno. Il cero, non trattenuto da lei, si muoveva allegramente col mio bacino. Tutt’altra cosa rispetto a quando me lo teneva con le mani, ma non sapevo dire quale fosse la soluzione migliore. Entrambe, direi.
    
    Una volta placati, si sdraiò al mio fianco.
    
    - Spiegami meglio come vorresti impostare la relazione. – Mi disse quando eravamo in pieno relax.
    
    Io avevo sempre il cero nel culo, lei me lo accarezzava.
    
    - Dimmi una cosa prima, – le dissi.
    
    - Sono qua.
    
    - Cosa ti è piaciuto di più nelle nostre performance?
    
    Prima di rispondere ci pensò.
    
    - Il fatto che potevi fare di me quello che volevi. – Rispose in tutta sincerità.
    
    «Magnifico», pensai.
    
    - Sai, come se tu fossi un gallo e io una gallina. – Continuò. – Il gallo e la gallina fanno la loro vita nel cortile. Poi d’un tratto il gallo prende con il becco la cresta della gallina che le passa vicino, le salta sopra e la monta in due secondi. Poi riprendono entrambi la propria vita...
    
    - Fantastico. – Dissi ad alta voce. – Un paragone ...
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