Una donna oggetto terza parte.
Data: 21/01/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69
Una donna oggetto.
4.
Come si può immaginare, quella sera mi addormentai subito, spompato, non appena lberato dal cero.
La mattina dopo, però, già all’alba mi trovai a fare una strana considerazione. Come era possibile che mi sentissi autorizzato a chiedere a una donna con cui non avevo una relazione di mettermi qualcosa nel culo, mentre a una donna amata non me la sarei mai sentita? In quel periodo non amavo nessuna, è vero, ma le cose funzionavano così.
Ma era lei che non voleva una relazione. Voleva proprio essere trattata come una donna oggetto, cioè senza alcun obbligo da parte sua che andasse più in là di quanto concordato. E senza remore per me. Francamente era una situazione fantastica. Ma anche destinata a non durare nel tempo.
A quel punto mi domandai quali sarebbero state le occasioni che potevano portarmi ai vertici del decalogo, i punti 9 e 10. Accesi il PC, aprii l’elenco dei cieci punti e lo rilessi con insano piacere.
1. Ti accarezzo sotto le gonne.
2. Ti sollevi le gonne fino a mostrarmi il culo e la figa.
3. Nuda, ti lasci palpare, masturbare e sculacciare.
4. Mi fai un pompino.
5. Mi lecchi il buco del culo, mi metti un dito nel culo e mi fai un pompino.
6. Ti metto una candela nel culo e ti masturbo.
7. Ti chiavo, in tutte le maniere che mi passano per la testa.
8. Ti inculo.
9. Ti sadomaso.
10. Faccio di te quello che voglio, tutto.
Adesso la condizione di base era diventata la numero 4: potevo chiederle ...
... sempre un pompino finché eravamo in rapporto di collaborazione.
Mi concedeva la N. 7 - cioè di scoparla - quando mi dava l’incarico di srivere qualcosa di importante e, se il Presidente avesse gradito i testi, mi autorizzava a passare ai vertici del decalogo: il «sadomaso» e il «tutto quello che voglio». Fatte salve, ovviamente, le relative prescrizioni di sicurezza concordate.
Un po’ alla volta, pensai, si parlerà solo dei punti 9 e 10... Ma poi finirà. Un peccato. Decisi di provare a fare passi avanti.
Non si era fatta viva per un po’, segno che stava imparando ad arrangiarsi da sola. Era laureata in economia, quindi aveva una notevole base sulla quale innestare l’esperienza linguistica che faceva con me, giornalista e scrittore. Nelle lettere importanti sapeva ormai come andare al nocciolo da sola e le relazioni aveva imparato come impostarle, procedendo alla ricerca su internet con metodo e attenzione.
Beh, il pompino potevo chiederglielo sempre, ammesso che ci fossimo trovati da soli... Anzi, mi resi conto che ero io a doverla invitare fuori, se volevo il pompino. Non dovevo aspettare lei... Decisi di chiamarla.
- Ci siamo. – Mi disse al telefono anticipando quello che volevo dirle. – Abbiamo un argomento del quale non ho neppure capito il titolo.
- Leggimelo. – Risposi, dimenticando il motivo per cui l’avevo chiamata.
- «La semplificazione della pubblica amministrazione nel back office»...
- Interessante. – Osservai. – Quando ti serve?
- Abbiamo ...