Self Bondage
Data: 11/01/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu
... toccarti immediatamente, il tuo messaggio arriverà subito a mio padre”.
È facile prendere decisioni quando non si hanno alternative…
Mi sdraio sul materasso e con la mano vado a stimolare il clitoride.
Il mio piccolo organo non sembra condividere le preoccupazioni che assillano il cervello, perché è pronto e sembra non aspettare altro.
Lo stimolo con due polpastrelli, quando sento che mi sono bagnata a sufficienza inserisco un dito dentro.
Immagino che Andrea della sera fosse venuto nella mia stanza proprio per guardarmi.
Cos’altro avrebbe potuto fare nel cuore della notte?
Indossavo solo la biancheria intima, ricordavo che in quel periodo Andrea non aveva nessuna ragazza e forse non aveva ancora avuto occasione di vedere donne poco vestite.
Magari mi aveva dato addosso la luce del telefonino e aveva esplorato i dettagli del mio corpo.
Me lo immagino a puntare la luce verso il mio inguine, cercando di cogliere i dettagli delle mie grandi labbra attraverso le trasparenze del mio perizoma.
Ricordo cosa indossavo in quell’occasione, era un completo di pizzo e, effettivamente, copriva in maniera abbastanza relativa.
Forse aveva puntato la luce anche sui miei seni, cercando di verificare se, tra un pizzo e l’altro, non facesse capolino anche un capezzolo.
Questi pensieri, uniti alla stimolazione delle mie dita, mi hanno fatto salire la temperatura.
Sto tenendo gli occhi chiusi, ma con una fugace occhiata posso verificare come tutti mi stiano ...
... filmando con i telefonini. Alessandro si passa la mano libera sulla patta dei pantaloni, con un movimento che forse non è neppure consapevole di fare.
Magari anche Andrea, anni fa, si era toccato pensando a me.
Magari l’aveva fatto proprio accanto a me, chi poteva dirlo?
Mi aveva esaminata con minuzia, poi se l’era tirato fuori e aveva cominciato a toccarsi.
Forse mi aveva anche messo le mani addosso, nel sonno profondo e possibile che non me ne sarei accorta.
Certo, non una palpata pesante, ma una mano su una chiappa o su un seno forse mi avrebbe pemesso di continuare a dormire.
Il cuore mi batte fortissimo e introduco anche un secondo dito dentro di me.
L’immagine è chiara: Andrea, vestito solo con i boxeur, si alza di notte, magari per bere.
Mi ha vista in bikini tutto il pomeriggio, non ha una ragazza e a quell’età certi pensieri sono molto frequenti.
Vede la porta della mia stanza aperta – ho sempre odiato le porte chiuse – e magari può aver deciso di vedere come fossi.
Entra dentro, la luce che filtra dalla finestra gli permette di dire che sono solo in intimo.
Sente dal mio respiro che sto dormendo, decide di correre il rischio.
Accende il telefonino, mi passa la luce addosso.
Si trova a solo qualche centimetro dalla mia pelle, forse non è mai stato così vicino a nessuna donna.
L’eccitazione è tanta, e, così come sta facendo Alessandro adesso, si passa una mano tra le gambe.
Si abbassa i boxer, lo prende in mano.
Forse fa ...