Self Bondage
Data: 11/01/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu
... un rumore, forse è solo un cane che abbaia, ma qualcosa lo interrompe.
Io sto per svegliarmi, si tira su i boxer frettolosamente e torna nella stanza.
Io mi sveglio giusto in tempo per vederlo uscire, realizzando solo a distanza di anni come fossi stata molto vicina a ricevere un getto di sperma sul corpo
Perché, oltrepassato un certo punto, non avrebbe più potuto fermarsi.
Sono molto eccitata, tra pochissimo verrò.
Chissà come è finita quella sera?
È andato in bagno a finire di toccarsi?
Oppure è tornato nella sua cameretta?
Ora che ci penso, ad Andrea era stata data la stanza piccola, quella con un solo letto, che usavo io quando venivo in villeggiatura con i miei nonni.
Forse non l’ha mai realizzato, ma quella notte si è masturbato nel mio letto, esattamente dove usavo farlo io quando avevo la sua età.
A questi ricordi il mio corpo reagisce come una carica di esplosivo e mi trasmette un’ondata di piacere che mi percorre dalla punta dei piedi ai capelli.
Quasi urlo mentre vengo, inarco la schiena e repiro forte, incurante dello spettacolo indecente che sto offrendo.
Quando mi riprendo ho il fiatone.
“Bene, direi che ho fatto quello che mi avete chiesto. Ora vorrei farmi una doccia con calma, quindi vi chiedo di uscire”.
Marco mi sorride, ma non è sorriso allegro.
“Forse c’è stato un difetto di comunicazione. Quello che hai fatto ora è servito soltanto ad evitare che io inoltrasse il messaggio a papà. Però ora devi dirci a chi ...
... volevi realmente inviarlo”.
Raccolgo le ginocchia e le abbraccio, come a proteggermi da questo colpo che sta per arrivare.
“Mi dispiace, ma questo non ve lo posso proprio dire. Fatemi quello che volete, ma su questo non cederò”.
Questa volta è Andrea a parlare: “Non so se fai un affare dicendoci di fare quello che vogliamo”.
MArco sorride. “Non è necessario essere creativi. Io la conosco, basta farle il solletico e ci dirà ogni cosa”.
Marco fa giusto in tempo a terminare la frase che i due ragazzi si scagliano su di me.
Marco mi immobilizza le braccia dietro alla schiena, mentre Andrea ed Alessandro fanno correre le loro dita sul mio torso.
Marco sa benissimo che il solletico mi piace, ma è indubbio che sopportare quattro mani che contemporaneamente mi solleticano è impossibile per chiunque.
Non posso farci nulla, mi dimeno e cerco di fuggire al loro tocco.
La lotta sul letto dura un paio di minuti, poi è Alessandro a parlare: “Così finisce che ci fa male. Dobbiamo legarla”.
“Ci penso io – dice Marco – Voi tenetela”.
I due ragazzi si piazzano sopra di me prona, impedendomi qualunque movimento
Andrea è sdraiato su di me e con il suo inguine si appoggia proprio sul mio sedere.
Posso sentire veramente la sua erezione.
“Ho trovato le corde, voltatela”, dice Marco.
Mi fanno ruotare.
Provo ad opporre resistenza, ma sono troppi e troppo forti per me, e dopo pochi istanti i miei polsi e le mie caviglie sono legate ai quattro angoli del ...