1. Self Bondage


    Data: 11/01/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    Sento il rumore della porta che si chiude e guardo l’ora che la sveglia proietta sul soffitto. Sono le 9.05.
    
    Devo aspettare mezz’ora almeno, e già so che sarà lunghissima.
    
    Benché abbia finto di dormire quando il mio compagno e suo figlio sono usciti di casa, per l’eccitazione sono sveglia da almeno un’ora.
    
    Salvo imprevisti, alle 9.35 potrò mettere nuovamente in atto un gioco – chiamiamolo così – che non metto in pratica da anni.
    
    Da almeno sei, da quando convivo.
    
    I due uomini di casa sono usciti per un giro in bici. Conosco bene il programma, per fortuna: faranno una sgambata di diversi chilometri con altri quattro amici, poi si fermeranno al ristorante in cui hanno già prenotato e quindi torneranno indietro.
    
    Anche volendo essere prudente, prevedo che almeno fino alle due del pomeriggio rimarrò sola.
    
    Conto i minuti che mancano alla fine della mezz’ora, e quando la sveglia finalmente indica le 9.35 mi alzo dal letto come una molla.
    
    Per prima cosa vado alla porta di ingresso, infilo la chiave nella serraura e compio un quarto di giro. Ora nessuno può entare da fuori, neppure con le chiavi.
    
    Quindi torno in camera e tolgo lenzuola e copriletto, lasciando solo il materasso; poi apro il cassetto della biancheria dal quale recupero quattro pezzi di corda lunghi una trentina di centimetri.
    
    Li lego ai quattro angoli del letto, lasciando il capo sciolto sul materasso, poi su quello posto alla sinistra rispetto alla testa intreccio un nodo ...
    ... scorsoio.
    
    Sento il cuore battere forte, ogni mossa che faccio mi avvicina sempre di più al momento che amo e che temo allo stesso tempo.
    
    Prendo due candele, una la posiziono nel portacandele situato sul mio comodino e l’altra la appoggio sul materasso, più o meno al centro del letto.
    
    Vado avanti?
    
    Giunta a sto punto, avrei certamente più rimpianti ad interrompere che rimorsi a proseguire.
    
    Mi sfilo il reggiseno e lo metto su la sedia, le mie mutandine fanno la stessa fine dopo poco.
    
    Mi metto accanto al letto, con le mani intrecciate dietro alla schiena.
    
    Mi calo in un gioco mentale in cui io sono una prigioniera che sta per essere torturata.
    
    “Se non ci riveli chi sono i tuoi complici, sarai torturata e violentata”, dice una voce immaginaria nella mia testa.
    
    Non apro bocca, così i miei fantastici carcerieri mi fanno sdraiare sul letto.
    
    Mi lego entrambe le caviglie ai due angoli, aggiustando la posizione della candela affinché sia appena sotto alla mia vulva, quindi faccio passare il polso destro all’interno del cappio.
    
    Nel momento in cui tirerò, la corda si stringerà attorno al mio polso e sarò imprigionata.
    
    Certo, la mano libera mi permetterà di sciogliere i miei legami (sarebbe stupido e imprudente legarmi totalmente), ma la sensazione di costrizione sarà psicologicamente di impatto per me.
    
    Chiudo gli occhi, tirò un sospiro e lasciò che il cappio si stringa attorno al mio polso.
    
    Ora tre dei miei quattro parti sono legati; con la mano destra raggiungo la ...
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