Self Bondage
Data: 11/01/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autoerotismo
Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu
... d’estate, dopo le ripetizioni si è fermato da me a vedere un film perché sua madre usciva – dico affannata – Faceva caldo e si è tolto la maglietta. Allora dopo poco gli ho chiesto se potevo fare lo stesso anche io”.
Mi dà uno schiaffo sul monte di Venere.
Non me l’aspettavo e mi sfugge un urletto.
“Che zoccola! Continua”.
“Mi tolgo la maglietta, e poi anche i pantaloncini. Sotto ho solo la biancheria intima”.
Appoggia un polpastrello sul clitoride e prende a ruotarlo.
Chiudo gli occhi assaporando il momento.
“Vai avanti, se no riprendo a farti il solletico”, minaccia.
“Allora lui mi dice che non sono onesta, perché lui è nudo dalla vita in su e io no”.
Il suo tocco, unito al fatto di essere legata, mi sta mandando su di giri.
Deglutisco e chiudo gli occhi, ma li riapro quando sento nuovamente uno schiaffo sul pube.
“Cosa hai fatto allora?”, mi incalza.
“Allora mi sono liberata del reggiseno e gli ho detto che se la cosa fosse rimasta tra noi avrei potuto anche togliermi tutto”.
Prende la candela che ancora giaceva sul materasso e me la infila dentro.
Non riesco a trattenere un sospiro.
“Sei una zoccola, lo sai vero?”.
“Sì”.
“Volevi scopartelo?”.
“Sì, ma non pensavo che sarebbe successo”.
“Avevi accettato di dargli ripetizioni perché pensavi di fartelo?”.
“No. Avevo accettato perché mi sembrava un ragazzino piacevole e volevo aiutarlo”.
“Quante volte è capitato?”.
“Altre due”.
“E poi?”.
“Cosa ...
... intendi?”.
“Oltre a scopare cosa avete fatto?”.
Non riesco a rispondere subito, sia perché non è facile ammettere certe cose sia perché la candela dentro di me sta sortendo il suo effetto.
A giudicare dall’erezione di Marco, anche per lui il tutto non deve essere indifferente.
L’esitazione non viene apprezzata, però, perché Marco smette immediatamente di muovere la candela.
“Devi rispondere in fretta! Ora subisci altri cinque minuti di solletico!”.
“No, per piacere!”.
Non so come potrei uscire da un’altra sessione, e poi ero molto vicina a venire.
Ignora la mia supplica e ricomincia a percorrermi il corpo con le dita.
E’ più veloce di prima e più intenso, rido sguaiatamente senza preoccuparmi di farmi sentire dai vicini.
Non potrei fare diversamente, oltre tutto.
Mi dimeno nei miei legami, vorrei potermi liberare ma non riesco.
Per la prima volta mi rendo conto come la tortura, su cui ho spesso fantasticato, può essere anche vera sofferenza.
Mi piace e mi tormenta allo stesso tempo.
“Marco ti prego fermati – lo imploro – Farò quello che vuoi ma fermati!”.
“Dimmi cosa hai fatto a Edo oltre a scoparlo”.
“Quando ha passato l’esame l’ho premiato con un pompino”.
“Come una vera puttana, direi”.
Non so cosa rispondere, ha ragione.
“Allora adesso farai lo stesso a me. O riprendo con il solletico”.
“No, basta solletico. Te lo farò, prometto!”.
Scende dal letto e mi scioglie i legami.
Come prima cosa mi rannicchio in posizione ...