1. Self Bondage


    Data: 11/01/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... clitoride.
    
    “TI ho chiesta come è nuda?”.
    
    “Bella. Molto bella”.
    
    “E’ depilata?”.
    
    “No”.
    
    Sto ansimando e tengo gli occhi chiusi, per questo quasi mi sorprendo quando sento che si è nuovamente sdraiato su di me.
    
    “Sono buono, e almeno per adesso non chiamo i miei amici. Ma questo non ti impedirà di essere scopata nuovamente”.
    
    Entra ancora dentro di me; appoggia le mani sui miei seni.
    
    Stavolta riesco a venire prima di lui.
    
    Marco torna a sedersi accanto a me.
    
    Non so da quanto sia legata, ma le spalle stanno cominciando a farmi male; tuttavia mi guardo bene dal dirglielo.
    
    Si accende nuovamente una sigaretta e ricomincia a toccarmi sul corpo.
    
    “Ora devi dirmi una cosa, se è vero che ti sei scopata Edo”.
    
    Trattengo il fiato, questa cosa non credevo la sapesse.
    
    L’episodio è vero e risale a diversi anni fa, da quanto tempo ne è a conoscenza?
    
    “Sto aspettando che tu parli”, mi dice.
    
    “No”, gli rispondo.
    
    “Credo tu stia mentendo”, mi dice.
    
    Avvicina la sigaretta al mio capezzolo, sento la pelle scaldarsi.
    
    “Marco, ti prego! Mi rovini per la vita se mi bruci lì!”, gli dico.
    
    Allontana la sigaretta e sorride.
    
    “Non l’avrei mai fatto, ma serve per farti capire che, se voglio, ti faccio qualunque cosa. Conosco metodi migliori per farti confessare”.
    
    Mi passa le unghie sul fianco e mi strappa una risatina di solletico.
    
    A me il solletico piace, ma l’effetto che fa quando sei legata è decisamente più forte.
    
    Mi dimeno tra le corde, ma ...
    ... inutilmente.
    
    “Allora, dimmi di Edo”, insiste.
    
    “No, credimi”, ribadisco.
    
    Le sue dita corrono nuovamente sulla mia pelle, sfiorando le ascelle, la pancia e i seni.
    
    Mi dimeno e rido istericamente.
    
    “Ora ti faccio il solletico per cinque minuti, poi vediamo se neghi ancora”, mi dice.
    
    Non faccio in tempo a dire nulla, neppure a provarci, che le sue dita mi attaccano nuovamente, questa volta partendo dalle piante dei piedi.
    
    Mi solletica con leggerezza ma è molto efficace, tendo i muscoli per sottrarre la mia pelle al suo tocco, ma le corde mi trattengono.
    
    “Marco, ti prego…”, singhiozzo.
    
    Ignora la mia supplica e risale con le dita lungo le mie gambe, concentrandosi nella zona dietro al ginocchio e nell’interno coscia.
    
    Mi agito, ma evidentemente mi sono legata troppo bene.
    
    Le sue dita percorrono la mia pelle come un ragno, sfiorano il mio monte di Venere, forse quanto basta a percepire la mia eccitazione.
    
    Vorrei si fermasse lì, vorrei mi stimolasse il clitoride e mi facesse venire, ma prosegue oltre.
    
    Con le unghie mi solletica la pancia, poi allarga il raggio di azione e mi solletica le ascelle.
    
    Sto impazzendo, provo a sottrarmi ma non riesco ad evitare nemmeno un millimetro delle sue dita.
    
    “Ti prego, ti dirò la verità! Ti prego, smettila!”, urlo.
    
    Le sue dita si placano.
    
    E’ ancora nudo, quindi posso vedere che il suo membro è nuovamente tonico.
    
    Si alza in piedi accanto al letto.
    
    “Forza, dimmi di Edo”, mi dice.
    
    “Era una sera ...
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