Nila la collega
Data: 30/12/2022,
Categorie:
Etero
Autore: leonardodavinci1989, Fonte: Annunci69
... comandata".
Ero tentato di pagare e di andarmene, ma come preannunciato, mi misi a fare l'esegesi della sua risposta e scelsi di non agire d'impulso anche per non far sembrare piu' ovvio di com'era che volessi approfittare di lei.
Un'ultima boccata di sigaretta, la spense, guardo' l'orologio e dopo avermi sbaciucchiato a distanza, si alzo' mi disse che era in ritardo e venne a baciarmi sulla guancia. Io ricambiai molto volentieri con altrettanti baci, petto a petto e con una stretta sui tonici fianchi: una tortura per il mio cazzo!!!
Salto i dettagli di quello che passai la sera e la notte, per scorrevolezza narrativa e per evitare di annoiarvi: in due parole seghe e seghe.
L'indomani, ancora piu' arrapato del giorno prima, mi recai in ufficio tutto in tiro (e meno male); non feci in tempo ad aprire la porta della mia stanza che arrivo' Nila dicendomi che si era liberata e potevamo andare a cena insieme: non avevo memoria altra giornata cosi bella fin dal principio! Risposi con un "va bene, ottimo, perfetto", ma ero assorto: pensavo al programma della serata; tuttavia, per non sembrare un idiota e sdrammatizzare il mio imbarazzo, conclusi con un "allora mi faccio bello" - e le feci l'occhiolino che ricambio' con il suo solito sorriso inconsciamente erotico che mi fece ballare il cazzo.
Quel giorno non lavorai, avevo la testa altrove, incluse le cosce di Nila, mentre mi immaginavo di annusarla tutta: si, era un desiderio bestiale. Tuttavia, questa voglia ...
... bestiale che avevo di chiavarmi Nila, non mi impedi' di calcolare tutto nei minimi dettagli: non ero scemo, e mi era gia' capitato, pensai di lasciar perdere la mia macchina e di portarla a cena in taxi, per via dell'effetto negativo che poteva fare l'unica auto che avevo li a mia disposizione. Un'auto che avrebbe fatto invidia a molti, ma che non avrei mai immaginato che mi potesse non servire come quella volta: decisi di optare cosi per la sobrieta', certo che Nila avrebbe saputo cogliere in me altre qualita'.
Mancavano 10 minuti alla chiusura: mi specchiai, mi pettinai, mi sistemai l'abito e mi tolsi la cravatta - stavo nel mood giusto - profumo sul collo, sistemato all'insù, fiero, e carico, tre rintocchi di tacco, due decisi e l'ultimo di assestamento, ma questa volta ero io che andavo a chiamarla: "dai Nila andiamo". Non me lo sarei aspettato (NDA: Tu Nila che leggi ti farai una bella risata ora ahaha), ma la colsi impreparata: "Si, Leo - disse guardandosi intorno con aria spaesata - dammi un minuto per farmi bella (e qui cercava di recuperare all'imboscata di prima con la sua ars amatoria e un tono piu' sensuale).
"E chi si muove" - risposi io.
"Pronta, andiamo" - disse Lei.
Andammo in ascensore seguiti dagli altri colleghi, ma questa volta per tutto il tragitto a braccetto. Scesi sotto chiamai un taxi e cominciammo - pentendomi di non aver preso la mia macchina - il viaggio in taxi piu' lungo della mia vita, non per distanza, ma per percezione relativa: io ero ...