1. Nila la collega


    Data: 30/12/2022, Categorie: Etero Autore: leonardodavinci1989, Fonte: Annunci69

    Laureato col minimo, ma in tempo, volenteroso di darmi da fare, ma non grande lavoratore, i miei genitori, imprenditori meridionali, mi raccomandarono presso un commercialista milanese loro amico per tenermi lontano da varie tentazioni che il mio stile di vita mi permetteva.
    
    Il primo giorno di lavoro, arrivai quasi puntuale (strano per me), proprio per la voglia di iniziare una nuova avventura nel capoluogo Lombardo. Elegante e raffinato nei modi e nel vestire mi presentai a tutti i colleghi dello studio e col mio fare lì conquistai tutti. Così in meno di una giornata fu come se fossimo amici da sempre. Intrattenevo tutti e mi davo da fare per aiutarli quando erano in difficoltà, soprattutto i più "anziani" con roba tecnologica e in generale per lavori che necessitavano di una certa forza fisica (muovere cartelle e plichi veri). Fu proprio in una di queste ultime occasioni che ebbi modo di entrare più in contatto con quella collega che avevo fin da subito puntato: Nila.
    
    Nila, una donna molto sicura di se, di quelle toste. Una caratteristica molto evidente che trasmetteva a pelle, anche prima di parlarci, e che mi colpì quasi quanto il suo seno che lottava con i bottoni della camicetta bianca che indossava al mio primo giorno di lavoro.
    
    La mia più cara collega è una donna sulla 40ina, mora, capelli mossi che porta a volte lunghi a volte sciolti a seconda del momento, sempre opportuno, ma inappropriato, dal mio punto di vista, per un luogo di lavoro: non certo per ...
    ... la mancanza di eleganza, ma per la sua capacità di farmi distrarre. Ha un bel seno, ripeto, credo una quarta misura abbondante e delle gambe lunghe che culminano in giù con delle caviglie sottili e dei raffinati piedini, mentre in su con un culetto da fare invidia, oltre che a molte mie coetanee, persino alla cassa armonica del più pregiato dei mandolini.
    
    Negli uffici, come in generale nella vita quotidiana, salvo le più intime occasioni, si ci presenta vestiti (dunque è lasciata all'immaginazione la curiosità dell'occhio) e più o meno eleganti: Nila optava per la terza via, elegantissima, non azzarderei a dire sobria, ma coperta nei limiti di quanto il suo corpo esplosivo le consentiva. In altre parole, trasparenze o meno, le sue forme si sarebbero notate anche dalla sua ombra.
    
    "Leo, tesoro, mi aiuteresti un secondo?"-era lei: Nila.
    
    Ho cercato di riassumere quanto pensai, mi ero un attimo allontanato col pensiero; come in un sogno ad occhi aperti, il mio corpo in ufficio, la mia mente cercava di spogliare Nila, e ad un certo punto fu proprio lei a chiamarmi.
    
    "Ciao Nila, dimmi tutto" - risposi un po' intontito come colpito da un fulmine, per poi aggiungere, col mio normale tono gioviale: "Nila, Nila, me lo chiedi pure? Per fare un piacere ad una donna come te la gente sposterebbe montagne!" E sorrisi. Lei, ricambiando col suo involontariamente seducente sorriso rispose: “lo terrò presente allora”.
    
    Fu così che la seguii verso l'archivio, rimanendo incantato dal ...
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