Nila la collega
Data: 30/12/2022,
Categorie:
Etero
Autore: leonardodavinci1989, Fonte: Annunci69
... mancavano meno di 20 minuti alla chiusura dell'ufficio mi affrettai a correre nella mia stanza per sistemarmi come meglio potevo e spruzzarmi un po' di profumo: il tutto per riacquistare la concentrazione e le energie per reggere un aperitivo con quella cavalla di donna! Mi specchiai, mi pettinai, mi sistemai l'abito e mi tolsi la cravatta - stavo nel mood giusto - mi stavo per spruzzare il profumo sul collo, sistemato all'insù, fiero, e carico quando sentii tre rintocchi di tacco, due decisi e l'ultimo di assestamento: "dai Leo andiamo" - era Nila che, sorridendo, mi chiamava. Stavo per avere un altro black-out, ma quegli attimi di preparazione mentale mi consentirono di riaccendere i motori e ripartire al massimo: mi abbottonai la giacca, con uno slancio deciso piombai davanti a Nila porgendole il braccio a cui si aggrappò inizialmente con due mani per poi svincolarsi una volta in pubblico. Questo suo gesto non lo ignorai, ma non gli diedi neanche troppa importanza: Nila per qualche minuto era tutta mia e potevo finalmente conoscerla meglio.
Andammo all'ascensore seguiti da altri colleghi; io per galanteria feci entrare Nila per prima che con un passo deciso, scandito dal rintocco dei suoi tacchi, passo vanti a me al mio primo lieve cenno di galanteria: che donna sensuale ed erotica! La presenza di altri colleghi in ascensore fece mantenere tra di noi la temperatura giusta: se fossi stato da solo con lei dentro l'ascensore non avrei saputo resistere dal fare il primo ...
... passo, frettoloso e molto probabilmente sbagliato.
Mentre scendevamo scambiammo qualche saluto con gli altri colleghi, ma i miei occhi erano puntati su Nila che finalmente, forse per i brevi momenti in cui i nostri corpi si sfioravano nell'affollato ascensore, la sentivo più calda, vicina e reale, non più la collega gnocca della mia fantasia.
Una volta arrivati al piano terra i colleghi con la tipica fretta cittadina di dileguarono e rimanemmo a pochi passi dall'ascensore io e Nila.
"Nila, allora io avevo in mente un bell'aperitivo serio in qualche terrazza, ma tu hai fretta e la scelta qui vicino è limitata, quindi andiamo a quello li" - e indicai il posto che sembrava più decente tra quelli sotto l'ufficio.
Nila accettò e pronunciò un: “hmm un bel posticino, ho sempre desiderato andarci” sempre con quel suo sorriso inconsciamente erotico che mi faceva impazzire!!!
Anche al café feci come di consueto il galante, ma questa volta con doppio fine: accompagnai la sedia di Nila e con un breve sguardo esplorai con gli occhi quello spacco di seno che mi aveva folgorato la prima volta. Forse per il mio eccesso di curiosità, ma molto probabilmente per la sua esperienza, Nila notò il mio colpo d'occhio e non mancò di rinfacciarmelo, seppur in modo simpatico e amichevole: “figurati Leo, prego prego”. Ed io in un primo momento non capendo le dissi: “scusa Nila per cosa?”. E Lei rispose prontamente con un’altra seria battuta, ma sempre in modo gioviale: “Per l’occhiatina, ma ...