Mi sono confessata
Data: 26/12/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Liliana1980, Fonte: Annunci69
... trasferito quì, ero parroco presso la chiesa di G......e (scusate se ometto il nome), in Veneto,
“ancora non capisco”
“aspetti, lei venne a confessarsi, ero il sacerdote che stava dietro la grata”.
Restai sorpresa da quella rivelazione, tanto sorpresa che quasi non m'accorgo che l'uomo, con noncuranza, aveva appoggiato la mano sopra il ginocchio.
“avevo capito che quella confessione fosse frutto della sua fantasia, quel che è certo è che ascoltandola, mi ha procurato un certo turbamento, non consono con il mio essere prete, la stessa inquietudine che provo ora”.
D'improvviso s'inginocchia ai miei piedi, appoggia il capo sulle mie cosce e m'infila le mani sotto la minigonna giungendo fino alle natiche.
Sorpresa dalla manovra resto impietrita ed in balia della sua esaltazione.
Rendendosi conto che non oppongo alcuna resistenza, slaccia il fermaglio della gonna e me la toglie,buttandola sul divano.
Stessa cosa con la camicetta, non portavo reggiseno, indossavo solo le mutandine.
Deve essere in preda ad una tremenda libidine, anche loro vengono rapidamente tolte di mezzo e vanno a finire sul mucchietto dei vistiti.
Il mio corpo nudo, deve essere parecchio invitante, afferra i glutei e li avvicina a sé, posando le labbra sulla passerina, con cautela lambisce le pareti rosee della vulva, riempiendomi di fremiti, mi fa divaricare le cosce, per meglio godersi la vista della passerina.
“masturbati come mi hai confessato, fammi vedere come lo sai ...
... fare.”
Sono così eccitata che accondiscendo alla richiesta, nella maniera più naturale possibile, da sempre mi porto dentro la voglia di masturbarmi davanti ad un uomo, più che mai davanti ad un prete.
Era una delle fantasie più gettonate quando mi davo piacere.
Poco prima, quando l'avevo visto apparire davanti a me, avevo ripensato a quella strana fantasia, ma mai avrei pensato che finalmente si sarebbe avverata.
Con le dita vado a sfiorare le labbra, le inumidisco col succo d'umore che cola dalla fenditura, mi soffermo a rimirare i riflessi di luce che si rifrangono sulla superficie bagnata delle dita, le allungo, le intingo nel vischioso fluido e le poso sulle labbra dell’uomo.
La sua lingua si sporge e inizia a succhiarmele, ripeto l'operazione numerose volte, intingendole, per poi nutrirlo con il dolce umore, per tutto il tempo l'uomo è rimasto ad osservarmi incantato, meravigliato dal mio atteggiamento.
Si alza, fa scendere i pantaloni e le mutande sul pavimento, liberando il membro, si caratterizza per la cappella d'un colore rosato molto chiaro, abbastanza fuori del comune (per la mia poca esperienza), con la mano inizia ad accarezzarlo, quasi a volere attirare la mia attenzione su quella prelibatezza.
Desidero ardentemente appropriarmi di quell'oggetto di piacere.
Porto le dita nella bocca e le inumidisco di saliva.
Entrambi abbiamo gli occhi posati sui genitali dell'altro, incuriositi dalle manipolazioni delle nostre dita.
Ho la clitoride ...