1. La ruota degli attimi


    Data: 14/12/2022, Categorie: Etero Autore: Karenina_Vronskij, Fonte: Annunci69

    ... interessante ai miei occhi. Si sapeva che quell’ingegnere di Vicenza ti avrebbe mollata, anche il personaggio poi, lo aveva costruito proprio male. Chi non ha mai potuto guardare al di sopra del soffitto può soltanto immaginare cosa ci sia e qualsiasi tentativo di imitazione diventa soltanto una triste controfigura. Vedi, alla fine lui si è scaricato e poi ti ha scaricata, e con il fluire dei suoi umori sono scivolate via anche le tue speranze, per l’ennesima volta. Ed eccoci qui noi due, di nuovo soli, in questa grottesca simbiosi” le dice Adalberto con tono monotono senza che traspaia alcun risentimento. Lei sa benissimo a cosa allude, non ha nessuna forza per rispondergli, nessun argomento, ha ragione lui, odia il fatto che lui abbia sempre ragione. Sciaron, da quanto ha sposato Adalberto, tre anni fa, ha iniziato a capire che la bellezza è soltanto una questione di punti di vista. Adalberto, subito dopo il matrimonio le ha confessato che la decisione di sposarla era soltanto dovuta al fatto che per lui era essenziale zittire sua madre, la Marchesa Rachele. La Marchesa madre è una donna della vecchia nobiltà veneziana, un carattere impossibile racchiuso in un corpo scheletrico. La cofana, orgogliosamente bianca, le fa da copricapo ed una lingua sempre in moto e molto tagliente semina il panico in famiglia. I due maschi, il povero marito ed Adalberto, avevano negli anni sviluppato efficientissime tecniche diversive per evitare gli strali della Marchesa. Una delle tecniche ...
    ... preferite di Adalberto è quella di dirle sempre di sì, farla contenta, per poi continuare a fare ciò che vuole.
    
    Ecco svelata l’identità della benefattrice di Sciaron, lui aveva soltanto preso al balzo l’occasione di quel biglietto, forse troppo audace, per chiudere la bocca alla Marchesa che chiedeva insistentemente una moglie per suo figlio. “Per zittire i pettegoli” diceva lei.
    
    Ad Adalberto, Sciaron non dispiaceva come moglie, non eccessivamente dotata intellettualmente, fisicamente compatibile con le aspettative per la moglie di un Marchese. Un abito da grandi eventi che poteva indossare quando voleva e, soprattutto, il genere di donna più lontano possibile da ciò che lui davvero desiderava.
    
    “Io mi faccio una doccia e vado giù a cena, se vuoi ti mando su qualcosa. Pensaci e fammi sapere” le dice Adalberto mentre Sciaron, ogni volta che lo guarda nudo, si rammarica del fatto che tanta abbondanza sia stata attaccata proprio a quel corpo lì. “Qualcosa, nell’atto creativo di Dio, deve essere andata storta” pensa lei mentre si tocca il buchino dietro, ancora sanguinante, muto testimone dell’ultimo rapporto che hanno avuto una settimana prima.
    
    UN PICCOLO MONDO PARALLELO
    
    Adalberto cena velocemente e si reca nel suo studio privato. Avvolto nella sua poltrona in ebano e pelle scura, con la porta chiusa, si guarda intorno e sorseggia un Armagnac. Nessuno può entrare in quella stanza se lui non vuole e chi ci entra è solo perché ne uscirà diverso. Intanto pensa “Adelina ...
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