Fortune di famiglia
Data: 11/12/2022,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti
... eccitasse il modo in cui lo stava maneggiando.
Presi il suo e glielo pompai con più energia, ma solo fino a quando non scivolai sotto di lui e mi abbassai a sufficienza da essere in grado di mettere la bocca su quel magnifico attrezzo! Non biasimavo Sandra per non voler lasciare quell'uomo, era assolutamente attraente! Quando misi quella punta in bocca, le sue mani si abbassarono e mi fecero spostare avanti ed indietro, tutto quello che dovevo fare era restare aggrappato alle mie labbra e lasciare che facesse il lavoro per me!
"Ah, ah, ah, ah, ah!"
Si lamentava Enrico, lo giudicai troppo eccitato per continuare così gemetti per dirgli di smettere, lui sentì, mi lasciò andare e scivolai fuori da sotto le sue gambe.
Mi raddrizzai, lui cadde all'indietro e finimmo con la testa verso i piedi in un sessantanove adatto ad un po' di ginnastica a letto.
Recuperai la sua cappella e lui afferrò la mia, in un attimo ritornai a gemere, questa volta grugnendo insieme a lui.
Enrico iniziò a gemere di nuovo in modo allarmante ma questa volta si allontanò da me e si voltò in modo che non potessi raggiungerlo, penso che la maggior parte delle sue gambe fosse fuori dal letto e il suo cazzo ricoperto dalle lenzuola, fuori portata. Però stava ancora facendo l’aspirapolvere sul mio uccello, quindi rinunciai a cercare di riprenderlo e mi godetti la vista di quello stallone dai capelli scuri, dagli occhi scuri e dalla pelle abbronzata, i suoi muscoli che brillavano per il sudore ...
... per lo sforzo e la luce del sole che penetrava nella stanza attraverso le tende. I raggi di luce che penetravano erano di un oro pallido, la sua pelle era di un bruno oro e mentre si muoveva, quei raggi danzavano sul suo corpo in sintonia con il mio piacere, mossi dai movimenti muscolari che faceva spostando il suo corpo e muovendo la bocca sul mio pene.
"Oh, oh, Dio, Enrico, fermati, per favore, sono vicino, troppo vicino, Dio, oh, oh!" Grugnii.
Enrico mi rilasciò, grazie a Dio, e disse: “Bene. Ora possiamo passare all'evento principale ".
Si alzava e si muoveva, io giacevo ansimante, aspettando di vedere quale fosse la sua idea dell'evento principale, fino a quando non si mise a cavalcioni di me e si allungò all’indietro per afferrare il mio cazzo, allora capii cosa intendeva.
"Vuoi che ti scopi?"
Ero senza fiato.
"Dannatamente!"
Disse con voce roca.
"Ho solo questo fine settimana con te, voglio cavalcarti e cavalcarti forte!"
Ormai la sua mano aveva portato il mio glande al suo sfintere e non discussi oltre.
Il problema era che Enrico non era abile a farsi scopare. Ammettiamolo, qualunque sia il talento che le donne hanno a letto, scopare il culo del loro uomo non è nella lista. Il meglio che possono offrire è un dito, se l'uomo ha il coraggio di chiedere loro di usarlo su di loro e scommetto che Enrico non era uno di questi.
Ma la sua passione compensò la mancanza di esperienza, prese il mio uccello su per il culo grazie a volontà e sforzo ...