Tua…(Capitolo6)
Data: 08/12/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Cuckold
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: Jay.ay, Fonte: RaccontiMilu
... dose di sculacciate. Andremo in spiaggia che tu avrai il culo rosso”, le dico. Lei mi guarda. “Uhmmm, sembra interessante”, è il suo commento. “E stiamo per andare a lavare la macchina. Odio tutti gli insetti morti sulla carrozzeria. Quando parcheggio, tu vai dietro, ti raggiungerò”, le dico. Lei riprende a succhiarmi il cazzo, senza obiettare. In pochi minuti siamo arrivati. L’autolavaggio è appena fuori dal paese e per fortuna, a quest’ora, la zona è semideserta. Mi avvicino lentamente, assicurandomi che nessuno possa vedere nell’abitacolo, che nessuno possa vedere Jay intenta a farmi un pompino coi fiocchi. E cerco di resistere alla sua bocca, che ormai mi regala brividi di piacere da diversi minuti. Entro nell’autolavaggio e fermo l’auto nella giusta posizione. Aziono il freno di stazionamento e Jay si stacca dal mio cazzo. Ride. Esce dalla macchina, senza rialzare il vestito, con il seno ancora in bella mostra, e rientra dalla portiera posteriore. Mi giro a guardarla. Ha un’espressione lasciva ed eccitata. Mi sorride. Mi rimetto il cazzo nei bermuda ed esco dalla macchina. Chiudo i finestrini continuando a guardare Jay in macchina. La vedo mettersi in ginocchio sul sedile posteriore, sollevare il vestito. Il suo bel culo è in bella mostra, le tette che dondolano verso il sedile. Mi guarda. Come se mi chiedesse di far presto. Vado al quadro di controllo, inserisco i soldi necessari per l’autolavaggio. Seleziono il programma completo, quello più lungo. Voglio scoparmela ...
... per bene e non voglio attendere oltre. Appena il macchinario entra in funzione, corro verso la macchina ed entro. Trovo Jay ad attendermi. Un ginocchio sul sedile, l’altra gamba poggiata sul fondo dell’auto. Una mano posata sul sedile, a reggersi, e l’altra a tenere su il vestito. Mi guarda. Mi avvicino a lei. Vedo la sua figa lucida. Deve essere un lago. La struttura dell’autolavaggio crea molta penombra e riesco a vedere ben poco. Metto la mano tra le gambe di Jay. La trovo gocciolante. Gli umori sono colati lungo le sue gambe, la figa è zuppa. Le do una sculacciata, forte, sonora, mentre il macchinario dell’autolavaggio copre l’auto di acqua. “Ah”, è la risposta di Jay. Mette anche l’altra mano sul sedile, e una seconda sculacciata le fa arrossire la natica destra. Geme. E io continuo. Una, due, tre sculacciate sulla natica sinistra la fanno iniziare a gemere in maniera più forte. Un’altra sculacciata sulla natica destra costringe Jay a piegarsi ancora di più. Vedo le sue tette premere sul sedile, le gambe sono ben divaricate. Abbasso i bermuda. Le spazzole stanno lavando la carrozzeria, coprendo i finestrini di schiuma. Afferro il cazzo e lo strofino sulle labbra della figa di Jay. Lei geme. “Oh, Alex, ti prego”, sussurra, quasi piagnucolando. Le do un’altra sculacciata. Geme, ed io continuo a stuzzicarla, passandole nuovamente il cazzo sulle labbra, senza penetrarla. Si porta una mano tra le gambe, inizia a toccarsi il clitoride, a massaggiarlo. La prendo. Il cazzo entra ...