1. Tua…(Capitolo6)


    Data: 08/12/2022, Categorie: Erotici Racconti, Cuckold Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: Jay.ay, Fonte: RaccontiMilu

    ... voce. “Puoi accomodarti più giù, allora”, le dico, prendendo il cazzo già duro in mano. “No. Quello quando saremo arrivati. Ora però…voglio questo”, mi risponde, abbassando il bacino sulla mia faccia e premendo la sua figa sulla mia bocca. Non posso fare a meno di affondare la lingua tra le sue labbra. E iniziare a leccare e a scoparla con la lingua. Le metto le mani sulle natiche, sollevandola leggermente, per poter leccare anche il buchino posteriore. Spingo con la lingua, mentre Jay geme sempre di più. Poi torno tra le labbra della figa, le assaporo. Ha ragione, è fradicia. Fradicia e buonissima. Continuo fin su. Prendo il clitoride tra le labbra, lo succhio forte, lo lecco. La lingua si muove velocemente, dando dei colpetti ben decisi su quel bottoncino gonfio e duro. E Jay apprezza. I suoi movimenti si fanno più lenti, preme il bacino sempre più forte. Alzo lo sguardo. Si sta stringendo la tetta destra, con forza. La vedo pizzicare il capezzolo, tirarlo. É eccitante, vederla così. E tutto d’un tratto, senza preavviso, sento le sue gambe scattare, la sua voce intonare una dolce melodia che parla di piacere, di godimento, i suoi gemiti che diventano urla. Gode, stringendo con forza la mia testa tra le sue gambe e accasciandosi col seno sul muro. Quando riesce a riprendersi, si butta sul letto, di fianco a me. Prende fiato, mentre si gira a guardarmi. Allunga una mano e mi accarezza, sorridendomi. Passa un dito sulle mie labbra. Le sento bagnate, piene dei suoi umori, ...
    ... che lei raccoglie con il dito. Poi lo lecca, assaporando i suoi stessi umori. E un istante dopo è seduta sul letto. Mi dà uno schiaffetto sulla gamba e si alza. “Su, pelandrone, abbiamo un viaggio che ci aspetta. E non voglio attendere oltre”, mi dice mentre inizia a correre verso il bagno. “Anche perchè…ti ho fatto una certa promessa e non vedo l’ora”, aggiunge, girandosi un attimo e fissando la mia erezione. Poi sparisce in bagno per qualche minuto. Ne approfitto per finire di mettere le ultime cose nella mia valigia e per chiudere casa. “Hai fretta di partire, vedo”, mi chiede Jay, mentre abbasso la tapparella in cucina. “Si. Non vedo l’ora di scoparti, Ja…”. Mi interrompo guardandola. Indossa un vestito molto corto e stretto, bianco, con una cintura larga nera che le fascia la vita, le spalle nude e dei sandali ai piedi. Mi avvicino, le metto la mano sotto il mento per sollevarle la testa, la bacio. “Prima tappa, cappellaio. Con questo vestito ci starebbe bene un bel cappello di paglia. No, forse seconda tappa, prima abbiamo da fare”, le sussurro. Lei mi guarda maliziosamente, come per farmi intendere che farà di tutto per rendermi l’attesa sempre più difficile. Mi dirigo verso il bagno per prepararmi. “Brava, comunque. Vedo che inizi a lasciare il reggiseno in valigia”, le dico, prima di chiudere la porta del bagno dietro di me. Mi preparo, finiamo di chiudere casa e scendiamo. Porto io le valigie, anche quella di Jay. Mi avvicino alla macchina e la apro. “Uhm, bella ...
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