1. Qualche piccolo dettaglio legale


    Data: 05/12/2022, Categorie: Tradimenti Autore: HarrymetSally, Fonte: Annunci69

    ... arrivasse, suo figlio e io stavamo facendo un inventario dei beni per i quali richiedete la compensazione. Ora li elencherò per lei, in modo che possa darci il suo parere.”
    
    Sempre piegata in avanti sulla scrivania, mi volsi a guardare Antonio, che con una mano mi arpionava il culo, quasi a voler affermare che l’ordine del giorno di quella singolare riunione non era cambiato.
    
    “Dimmi, Antonio, quella collana in frantumi sul pavimento. È tua?” chiesi, innocua.
    
    “Sì, cazzo!” urlò mentre continuava a masturbarsi.
    
    “No. È di tuo padre.” Continuavo a fissare Edoardo, e mi parve di scorgere l’ombra di un sorriso affacciarsi sul volto raggrinzito.
    
    “E il vestito? È tuo?” proseguii.
    
    “Cosa caz…” Antonio strepitava con un registro sempre più infantile.
    
    “Rispondi. È tuo?” intimai.
    
    “Sì porca troia! È mio. È tutto mio!”
    
    “No” dissi “è di tuo padre. L’anello di fidanzamento che mi regalasti? Tuo padre lo fece fare su misura dal suo gioielliere di fiducia. La casa che arredammo assieme? Andammo a firmare con tuo padre. La macchina che non mi lasciavi mai guidare? I viaggi che mi regalavi per scusarti delle volte che tornavi sbronzo? Tutta roba di tuo padre. Come ho detto, voglio saldare il mio debito, ma voglio essere certa di saldare alla persona giusta. Perciò ora le chiedo, signor Edoardo, di chi è questa fica?”
    
    Il vecchio si alzò in piedi. Fece lentamente il giro attorno alla scrivania, spingendo il figlio da parte.
    
    “È mia” disse.
    
    Inarcai la schiena, ...
    ... offrendogli la piena vista dei miei orifizi indifesi, e mi voltai a guardarlo.
    
    “Allora fottila. Fottila davanti a tuo figlio senza palle e chiudiamo questa storia.”
    
    Si slacciò i pantaloni, calandoli sulle ginocchia, con movimenti ben più esperti ed efficienti di quelli del suo erede.
    
    “Tua moglie è una donna che sa cosa vuole” disse, beffardo, rivolto al figlio.
    
    Antonio era andato a sedersi in un angolo, con il cazzo ormai moscio e le lacrime che gli rigavano il viso.
    
    Mi guardava, come supplicandomi di dire qualcosa che gli restituisse la sua ricompensa, o almeno la dignità. Gli sorrisi in silenzio, mentre il vecchio si sputava sulla mano e me la passava con rudezza tra le gambe. Non ne avrebbe avuto bisogno, perché ero fradicia, ma credo fosse un gesto diretto al figlio: guarda come mi chiavo la tua puttana.
    
    Entrò in me, tutto in un’unica spinta decisa, e cominciò a pompare.
    
    Sentivo i suoi coglioni flosci sbattere contro il mio culo a ogni spinta, e mi abbandonavo a un piacere perverso nel quale sadismo e masochismo erano intrecciati assieme in un amplesso inscindibile.
    
    Di quella vendetta feroce ero al tempo stesso vittima, carnefice e lama insanguinata.
    
    Il vecchio mi chiavava con tale furia che mi domandai se questo non fosse anche il giorno della sua fine, stroncato da un infarto mentre impartiva al figlio l’ultima lezione.
    
    Le sue mani erano come tentacoli che giungevano ovunque, ora ad afferrarmi le natiche, ora a tormentare i miei capezzoli o ...
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