Qualche piccolo dettaglio legale
Data: 05/12/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: HarrymetSally, Fonte: Annunci69
... nudi.
“Anche lei deve firmare, signor Edoardo.”
“Io?” sorrise, fingendosi perplesso.
“È lei il capofamiglia.”
“Quel che è giusto è giusto.”
Appose la sua firma sopra quella del figlio, lasciandosi andare a un sospiro.
Era il segnale che Antonio aspettava.
Scostò con surreale delicatezza la stoffa del perizoma, accarezzando dolcemente la mia fica. Mi sorpresi a pensare che raramente era stato così delicato, durante gli anni del matrimonio.
Sospirai, schiudendomi per lui. Il dito indice raggiunse il clitoride, cominciando a massaggiarlo con cerchi ampi e lenti.
“Sei bagnata” disse. Era vero.
“Sfilami il perizoma.”
Antonio eseguì in preda a una strana ebrezza. Mi lasciai spogliare e aprii nuovamente le gambe, lasciandomi percorrere dalle sue dita affamate.
Gemetti. E forse era piacere.
Sentivo la sua erezione contro le mie natiche. Era così difficile farglielo venire duro, quando rientrava curvo e grigio dal lavoro. Non oggi, però.
“Ti piace” mi sussurrò all’orecchio.
“Sì” dissi, e non stavo mentendo. Semplicemente, non era a lui che parlavo.
Per tutto il tempo, mentre Antonio si dava da fare su di me, avevo maturato la mia idea, lasciando che mi penetrasse come il più tenero degli amanti.
Quel giorno, in quello studio polveroso e inutile, avrei perso. Ma non avrei perso da sola.
“Sì, mi piace.”
“Lo sapevo” disse Antonio, masturbandomi furiosamente mentre con l’altra mano si slacciava goffamente i pantaloni. Si denudò ...
... della parte inferiore, grugnendo e scalciando per liberarsi dagli indumenti.
Mi spinse in avanti con foga, facendomi piegare sulla scrivania. In quella posizione, con le gambe spalancate e i palmi aperti sulla superficie lignea, potevo fronteggiare il vecchio, fissarlo nelle iridi nere.
“Un momento” dissi. Antonio si fermò, timoroso che qualche altro cavillo potesse sottrargli la ricompensa tanto agognata.
“Cosa c’è?” Non fu lui a parlare, ma il vecchio Edoardo. Mi guardava come a volermi carpire le risposte direttamente dal fondo degli occhi.
“Io riconosco di avere un debito nei confronti della famiglia” dissi.
“Ancora chiacchiere!” esclamò Antonio, lottando furiosamente per non perdere l’erezione.
Rimasi immobile, piegata a novanta gradi sulla scrivania, i palmi ben distesi a segnalare la mia resa e un sorriso sul volto, senza smettere di fissare Edoardo.
“Riconosco” proseguii “che le mie azioni sconsiderate vi hanno arrecato un danno, e voglio pagare il prezzo.”
“Una onorevole risoluzione” rispose il vecchio.
“Solo, voglio essere sicura di fare le cose giuste. Non voglio trovarmi, una volta uscita di qui, a dover rispondere di altre pendenze. Quindi vi chiedo di aiutarmi a ricapitolare.”
Fissai l’anziano patriarca, ricevendone in cambio un’occhiata sorniona. Sembrava quasi ammirato di come potessi condurre una conversazione con sereno equilibrio, mentre le mie carni restavano oscenamente esposte.
“Dunque, signor Edoardo, poco prima che lei ...