Qualche piccolo dettaglio legale
Data: 05/12/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: HarrymetSally, Fonte: Annunci69
... solo mi chiedevo se ti andava di prendere un caffè. Ti rubo solo dieci minuti.”
“Ho una giornata piena, mi spiace.”
Mi voltai e feci per andarmene, ma sentii nuovamente la sua presa sul mio braccio. Mi guardai attorno. I due carabinieri di guardia all’ingresso avevano buttato un occhio nella nostra direzione, e uno dei due si era prodotto in uno sguardo duro, la mascella contratta che esprimeva disapprovazione e disponibilità ad agire.
“Hai finito?”
“Scusa, è che mio padre mi sta martellando con questa storia…”
“Quale storia?” domandai, esasperata, mentre mi divincolavo. Il carabiniere dalla mascella di ferro aveva mormorato qualcosa al collega, ed entrambi avevano mosso un passo nella nostra direzione.
Il mio ex-marito era l’ultimo rampollo di una famiglia della nobiltà sabauda. Erano decaduti, ma non abbastanza. Dell’antica gloria, conservavano gli stemmi araldici, qualche possedimento sparso per l’Italia e l’Austria, e una insopportabile spocchia che passava, come una malattia sessualmente trasmessa, di maschio in maschio.
Il mio ex-marito era l’unico discendente e non aveva avuto figli, pertanto forse almeno quella piaga era giunta all’epilogo.
“Niente, cavilli. Lo sai come è mio padre.”
Lo sapevo. Per un attimo, provai un moto di pena e umana comprensione per quella creatura troppo fragile, il cui ego frantumato non era mai stato in grado di opporre altro che ossequiosi inchini alle pretese del genitore. Negli anni ruggenti della sua carriera ...
... di imprenditore, Edoardo, il padre di Antonio, aveva schiantato famiglie e compagnie con maglio d’acciaio. Si mormorava che avesse speso almeno metà del patrimonio familiare in donne e gioco d’azzardo, ma io quel dragone non lo avevo mai incontrato. Avevo conosciuto invece un vecchio avvizzito e avaro, con un controllo paranoico su moglie e figli e una passione per le barzellette sporche raccontate attorno al tavolo, a conclusione delle cene di famiglia, davanti a un bicchiere di Averna.
Con me si era sempre dimostrato galantuomo impeccabile, ma io avevo covato negli anni un silenzioso astio per l’uomo che aveva rovinato la vita del figlio, e di riflesso la mia.
“Questo tizio le sta dando fastidio, signora?” Era mascella di ferro. Parlava con me, ma guardava Antonio, squadrandolo dall’alto del suo metro e novanta.
“Questo tizio è suo marito. Le spiacerebbe farsi gli affari suoi?” ribattè Antonio con una altezzosità che male ne celava la codardia. Riconobbi la tipica arroganza di famiglia, mai supportata dai fatti.
“Ex" precisai, "grazie, è tutto a posto. Stiamo solo chiudendo alcune vertenze.”
Il carabiniere mi rivolse un rispettoso cenno di saluto, scoccò uno sguardo ammonitore al mio ex-marito e si allontanò, seguito dal collega.
“Ti prego, lascia che ti offra un caffè e che ti spieghi tutto. Ci vorranno pochi minuti.”
La cosa va un po’ per le lunghe. Non preoccuparti.
Inviai il messaggio, e mi avviai seguendo Antonio che camminava con passo svelto e ...