1. Qualche piccolo dettaglio legale


    Data: 05/12/2022, Categorie: Tradimenti Autore: HarrymetSally, Fonte: Annunci69

    ... disse, grattandosi la testa per l’imbarazzo “è nel mio ufficio.”
    
    Antonio aveva un piccolo studio legale davanti al tribunale. Lo aveva aperto poco dopo l’esame da avvocato, sperando di impressionare il padre. A quanto mi risultava, io e sua madre eravamo le uniche altre persone ad avervi messo piede. Il padre continuava a pagare l’affitto di quel luogo dimenticato. Per magnanimità e amore paterno, apparentemente, ma avevo sempre sospettato che fosse solamente la parte più morbida del giogo che gli aveva chiuso attorno al collo.
    
    Pagammo i caffè. Insistette per offrire, la qual cosa mi parve paradossale, date le circostanze.
    
    Attraversammo la strada e ci infilammo nel portone. Rivolsi un freddo saluto al custode che, come sempre, mi sorrideva allusivo. Ero una troia. Lo sapevano tutti, nei palazzi della famiglia.
    
    Ci sedemmo nello studio deserto che puzzava di chiuso. Un vecchio lampadario in cristallo diffondeva una luce debole e giallognola, e la libreria semi-vuota in ciliegio aveva almeno due dita di polvere su ciascuno scaffale. Qualche scartoffia sparsa qua e là conferiva ancora una parvenza professionale a quello che era niente più che una triste versione per adulti di una cucina giocattolo. Lì era dove il piccolo Antonio giocava ai giochi dei grandi.
    
    Mi sedetti dal lato della scrivania riservato ai clienti, mentre Antonio sedeva impettito sul suo trono di cartapesta.
    
    Armeggiò con un cassetto, estraendone un foglio di carta con una scrittura fitta.
    
    Lo ...
    ... presi dalla sua mano, senza dire nulla.
    
    Cominciava con il mio nome e i dati anagrafici, inclusa la mia residenza aggiornata. Per qualche motivo, sentii che mi si accapponava la pelle, ma non dissi nulla. Continuai.
    
    Io sottoscritta dichiaro con la presente di essere una lurida puttana.
    
    Sollevai lo sguardo, sconvolta e furente.
    
    “Cosa cazzo significa?!”
    
    “Continua a leggere” disse con tono piatto. Di colpo la sua insicurezza, la sua indecisione e la sua fragilità sembravano sparite, sostituite da un ghigno predatorio.
    
    Riconosco che le mie azioni hanno cagionato grave danno morale e patrimoniale…
    
    “Tu sei fuori!” Mi alzai di scatto, accartocciando il foglio e scagliandoglielo contro. La pallottola di carta lo colpì in viso e rotolò sul pavimento, senza suscitare reazione.
    
    Antonio raccolse il foglio con calma studiata, lo stirò con i palmi e me lo porse nuovamente, invitandomi a sedermi.
    
    “Leggi, ti ho detto.”
    
    Il resto del foglio era un delirio persecutorio e crudele su quanto la mia infedeltà avesse danneggiato la reputazione della famiglia.
    
    Di seguito, venivano elencate le elargizioni che la famiglia aveva fatto, sotto forma di regali o altri beni, all’indirizzo mio e dei miei familiari. Erano citati viaggi, cene, gioielli.
    
    Tutte cose che non avevo mai chiesto, e per le quali ero chiamata a rispondere.
    
    Avrei potuto semplicemente farmi una risata e andarmene, ma qualcosa mi fermò. Conoscevo il padre di Antonio. Se aveva indotto il figlio a una ...
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