1. Qualche piccolo dettaglio legale


    Data: 05/12/2022, Categorie: Tradimenti Autore: HarrymetSally, Fonte: Annunci69

    ... stuzzicare il clitoride.
    
    A differenza del figlio, sapeva chiavare una donna, e lo stava facendo meravigliosamente anche con me. Per una strana contorsione dell’anima, l’odio che da sempre provavo per lui non faceva che aumentare la mia eccitazione, come se nell’annientare me stessa sotto i colpi del suo cazzo poderoso, consumassi anche la mia vendetta, smascherando il suo desiderio. Sapevo che stavo distruggendo per sempre ogni legame filiale, e questo mi faceva impazzire.
    
    Ero la dea Visnu, seduzione e distruzione incatenate assieme.
    
    Mi lasciavo sbattere da Edoardo e sorridevo ad Antonio.
    
    Urlai quando sentii il pollice del vecchio saggiarmi l’altro orifizio per poi penetrarlo con fermezza. Spinsi indietro il bacino, per offrirmi alle sue spinte e permettere al pollice calloso di penetrarmi a fondo.
    
    Venni una prima volta.
    
    Le ginocchia tremarono e cedettero di schianto. Sarei caduta in avanti se Edoardo non mi avesse sorretta, cingendomi fulmineamente la vita. Mi sentii protetta, in quell’abbraccio, mentre il suo cazzo non mi dava tregua.
    
    Questa è la sua magia, pensai, farti sentire amato mentre si prende da te quello che vuole. Apparire tenero nell’atto stesso di umiliarti. L’incantesimo perverso che aveva devastato quella famiglia era dentro di me, ora, e mi faceva godere.
    
    Per la prima volta, capii tutto.
    
    Usando una forza insospettabile, mi aiutò a risollevarmi tenendomi in quel modo con un solo braccio, sistemandomi sotto di lui per poter ...
    ... continuare a scoparmi. Non si era fermato un solo istante, martellando e affondando con un crescendo fatto di pause sapienti e furiose rapsodie.
    
    Sapeva accarezzarmi il clitoride con delicata maestria, se sentiva di voler accrescere la mia eccitazione, e sapeva afferrarmi con fermezza per la chioma rossa, facendomi sentire il suo guinzaglio quando necessario.
    
    Era brutale, sporco e romantico, un amante perfetto.
    
    Ammirai quella virilità sapiente, maturata in centinaia di amplessi consumati in camere di motel, all’insaputa della moglie. Dio, come ci sapeva fare!
    
    Quando fu sazio della mia fica, Edoardo mi trascinò per i capelli, costringendomi in ginocchio. Mi schiaffeggiò le gote e le labbra con il cazzo. Tirai fuori la lingua per confermare la mia sottomissione. Mi fece leccare quel sesso lungo e sottile, poi me lo infilò in bocca, tenendomi ferma la testa e spingendo con forza.
    
    Prese a carezzarmi il viso e i capelli con dolcezza, quando fu soddisfatto del modo in cui obbedivo.
    
    “Succhia, troia. Bagnalo come si deve, lo dico per il tuo bene.”
    
    Le mani avevano una tenerezza struggente, mentre le sue parole ruvide mi sferzavano.
    
    Non avevo bisogno di spiegazioni per capire ciò che mi attendeva. Succhiai tutto ciò che mi venne chiesto di succhiare, gemendo e ansimando. Mi afferrai i seni, esibendoli al mio anziano padrone. Lui li schiaffeggiò con forza, poi mi fece voltare. Mi sistemai a quattro zampe sul pavimento, e portai una mano dietro di me, allargando le natiche ...
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