1. Qualche piccolo dettaglio legale


    Data: 05/12/2022, Categorie: Tradimenti Autore: HarrymetSally, Fonte: Annunci69

    ... accadeva, il mio corpo rispondeva alla carezza del maschio contro il mio volere. Sentii i seni gonfiarsi e i capezzoli farsi rossi e turgidi.
    
    “Un attimo” lo fermai.
    
    “Cosa c’è?”
    
    “Come faccio a sapere che terrai fede agli impegni?”
    
    “Non lo puoi sapere” tentò di fare come i duri dei film, ma non era né Sean Connery, né Michael Douglas.
    
    “Niente affatto, tesoro. Senza garanzie io mi rivesto ed entrambi usciremo di qui senza quello che desideriamo. Sarà una tragedia, ma lo sarà per entrambi.”
    
    Mi rivolse uno sguardo imbronciato. Si era ormai abituato all’idea di quella resa incondizionata, e la mia determinazione nel rovinargli il giochino lo esasperava.
    
    “Ti metto una firma su un documento.”
    
    “Benissimo. Preparalo.”
    
    Rivolgendomi uno sguardo furente, si precipitò fuori dalla stanza.
    
    “Non rivestirti!” urlò con una voce tenorile che lo faceva somigliare più a un bambino con un ginocchio sbucciato che a un uomo che stava per farsi la ex moglie.
    
    Ho quasi fatto. Ti chiamo fra un’ora.
    
    Inviai il messaggio. Oramai sapevo cosa mi aspettava, ed ero pronta ad attraversare quell’ordalia.
    
    Estrassi dalla borsetta il mio rouge chanel e lo depositai sulle labbra, senza fretta.
    
    Udivo il convulso battere sui tasti nella stanza attigua, poi l’ansimare della vecchia stampante.
    
    Antonio tornò ad ampie, nervose falcate nell’ufficio, ove me ne stavo ritta in piedi, nuda fatta eccezione per uno slip inesistente e un paio di autoreggenti.
    
    Mi porse il ...
    ... documento, redatto in perfetto legalese. Nel documento, rinunciava a qualunque azione legale o di altro genere, e si impegnava a distruggere copie e originali dei documenti in suo possesso.
    
    “Vedo che hai messo il rossetto che adoro. Sarà una delizia togliermi le macchie rosse dall’uccello, dopo che mi avrai spompinato.”
    
    Mi afferrò un seno e strizzò con forza, quasi a sottolineare la propria risolutezza.
    
    “Prima devi firmarlo” dissi, calma.
    
    Si portò alla scrivania, e afferrò la Mont Blanc nera, regalo di laurea del papà.
    
    “Aspetta” lo fermai.
    
    “Che c’è?!” Stava perdendo la pazienza.
    
    “Sappiamo entrambi che un documento del genere non ha valore, senza testimoni che assistano all’atto della firma.”
    
    “Stai scherzando.”
    
    “Affatto” ribadii.
    
    “E tu lasceresti che un estraneo assistesse a questo?”
    
    “Perché no? Tu sei l’ultima persona che vorrei mi vedesse nuda. Chiunque venga, non potrà che essere il penultimo” sorrisi.
    
    “Potrei prenderti qui, ora.”
    
    “Direi che mi hai stuprata, e sarebbe la verità. Ah, ho due carabinieri pronti a testimoniare di averti visto aggressivo e violento, stamattina. Non hai fatto una buona impressione.”
    
    Si fermò a pensare. Potevo quasi vedere la sua piccola bilancia interiore, sostituto di una coscienza avvizzita, soppesare le opzioni.
    
    “Non saprei chi far venire, così su due piedi” disse quasi supplicandomi.
    
    “Chiama tuo padre.”
    
    Sgranò gli occhi, fissandomi a lungo per valutare la serietà delle mie intenzioni, poi sollevò il ...
«12...567...13»