1. Elisa


    Data: 29/11/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Numero Primo encore, Fonte: EroticiRacconti

    ... cazzo
    
    - adulatrice
    
    - no, è vero
    
    - mh
    
    Mi legó tra due colonne, con i polsi all'altezza dei fianchi, poi mi tiró i fianchi all'indietro. Le corde mi penetrarono nella pelle dei polsi, ma quel leggero fastidio era tremendamente eccitante. Sul pavimento sotto ai miei occhi apparvero i suoi piedi, e sollevando la testa mi ritrovai a fissare da molto vicino il suo glande quasi completamente scoperto. Istintivamente allungai il collo aprendo la bocca, e giocai con la lingua restituendo il favore che mi aveva fatto poco prima, e lasciai che mi entrasse dentro come voleva, rimanendo passiva ed accettando che mi usasse con il suo ritmo. Fu delicato, anche quando ad un certo punto raccolse i miei capelli per usarli come un manico con cui muovermi la testa come gli veniva in mente. Lo volevo di nuovo, ma avrei capito se mi avesse lasciato a secco. Invece lo sentii sfilarsi per tornarmi dietro e riprendere a martellarmi con forza. Io pensavo che stesse per venirmi in bocca, e invece aveva ancora margine per il mio piacere. Io continuavo a venire, sentirmi usata così era inebriante.
    
    - riesci ad inginocchiarsi?
    
    Senza dire una parola scivolai verso il basso fino ad appoggiare le ginocchia a terra. Le spalle erano stiracchiate verso l'alto dalle corde, le braccia iniziavano a dolermi e non sapevo se i polsi sarebbero stati presentabili l'indomani, ma chi se ne frega. Troppo bello
    
    Sentii che stava per venire, io avevo perso il conto. Se possibile si era gonfiato ancora di ...
    ... più
    
    - vienimi dentro
    
    - pillola?
    
    - si, non voglio inguaiarti
    
    - e chi ci pensava?
    
    Aumentó il ritmo con dei grugniti di gola fino a quando lo sentii liberarsi, ed anche i gemiti che udivo da dietro le mie spalle mi fecero pensare ad una sofferenza che finalmente volgeva al termine, a una liberazione da un fardello, e per qualche motivo mi sentii orgogliosa di essere stata il mezzo grazie a cui sinl era tolto chissà quale peso da dosso. Ansimavo come sentivo lui respirare come dopo una prova atletica. Uscí da me e sentii i suoi occhi su di me. Avrei voluto voltarmi, come avrei voluto vederlo venire. Ma non mi girai, per non rovinargli la vista di cui evidentemente stava godendo
    
    - non sai quanto mi costi mantenere la promessa. Sei troppo bella ed eccitante, ma ho promesso
    
    - stavamo scherzando. Fallo
    
    - adesso no, ti farei solo male
    
    Mi spaventai da sola alle mie parole, ma sentivo che era la cosa giusta anche per me
    
    - ti prego, fallo.
    
    - perché?
    
    - non lo so. Fallo e basta
    
    Ti fidi fino a questo punto? Mi chiesi tra me e me. Poi sentii la sua voce ripetere le stesse esatte parole
    
    - ti fidi fino a questo punto?
    
    E dovetti ammettere che sí, mi fidavo fino a quel punto, e oltre
    
    - le telecamere non ci sono, però vorrei fissarti così come sei, e non solo nella memoria. Posso?
    
    - vuoi farmi una foto?
    
    - più di una
    
    - non sono fotogenica però
    
    - non ci credo e te lo dimostreró
    
    Mi lasciò sola per qualche minuto. Osservai la frusta che ...
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