Elisa
Data: 29/11/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Numero Primo encore, Fonte: EroticiRacconti
- E queste?
La voce di Patrizia, la mia amica del cuore, mi riscosse dalla selezione dei vestiti da impacchettare per il trasloco in corso.
Alzai lo sguardo per incontrare quello indagatore di Patty che mi fissava, la testa piegata e la riprovazione che mi dimostrava quando mi beccava a fare qualcosa che lei avrebbe follemente voluto, ma che non si sarebbe mai permessa di provare a fare. Riconobbi l'album delle foto di e con Filippo, il mio grande amore, ancora protagonista della mia vita, con cui stavo andando a convivere.
Lo avevo visto al mio ingresso al liceo, ragazzina goffa e spaurita che entrava per la prima volta in un'istituzione per grandi. Già in mezzo alle mie compagne di classe mi sentivo la più sfigata, forse perché venivo da un paesino e mi ero vestita in modo assolutamente semplice. Molte di loro erano vestite molto meglio di come mi preparavo io per uscire al sabato sera, e per truccarmi come loro e riuscire a prendere il treno avrei dovuto alzarmi alle 5. Lui era seduto sulla ringhiera dello scalone che portava al piano alto, circondato da alcuni amici. Era bellissimo, e sentii alcune ragazze parlarne come di un essere mitologico fino all'ingresso in classe. Io ero rimasta folgorata
- Chi é quello? - chiesi ad una delle starlet con cui mi incamminavo verso la nostra classe
- Il più figo del pianeta?
- Quello seduto sul corrimano
- Filippo Gavioli - scandendo il nome con sussiego - senza offesa, non sei nella sua categoria.
Grazie ...
... tante, ragazza di cui ancora non so il nome. Non penso sia nemmeno tu nella sua categoria, anche se le tue scarpe costano come due stipendi di mio padre, e dimostri venticinque anni invece di quattordici.
- Ho solo chiesto come si chiamava...
- Lo vedo da quando andavo alle medie, finalmente sono nella stessa scuola
Lasciai la ragazza ai suoi sogni impossibili, catalogandola tra quelle con cui forse non sarei diventata amica. E in quello mi sbagliavo
Filippo rimase il mio sogno proibito per tutto quell'anno scolastico. Dopo la sua maturità lo persi di vista, incrociandola saltuariamente nei locali. L'incontro avvenne all'università. La mia auto era rimasta bloccata da un deficiente che aveva parcheggiato in doppia fila, e per essere sicura di non perdermi l'arrivo mi ero seduta a gambe incrociate sul cofano dell'auto e aperto il portatile.
Senza diventare una snob sofisticata come Patrizia mi ero evoluta, e anche la mia autostima era cresciuta parecchio, grazie anche alle lezioni impartitemi dalla mia amica, che non potendo darmi il cattivo esempio mi elargiva ottimi consigli, trasformandomi in una sorta di suo alter ego. Mi aveva confessato questa cosa mentre in una serata di consolazione reciproca da storie andate male ci eravamo viste Gattaca
- Io e te siamo come quei 2, sedia a rotelle a parte.
- Adesso esageri Pat
- Sto cazzo esagero. Io ti dico come farti notare da quelli che vorrei farmi io, e io vivo nel tuo riflesso
- Esageri! Non é che tu non ...