1. La mia storia con Silvia Cap. 5


    Data: 27/11/2022, Categorie: Erotici Racconti, Etero Autore: Giangi, Fonte: RaccontiMilu

    ... bagnate. Il posto era davvero molto bello e tranquillo. Parcheggiai l’auto e poco dopo arrivò Silvia. Scese dall’auto e vidi che si era cambiata di vestito. Indossava un abito rosso mattone a pois bianchi con sandali in tessuto rossi. Stava divinamente bene! Ci baciammo e iniziammo a camminare lungo la stradina sterrata. Il caldo era davvero soffocante ma la brezza che arrivava dal fiume mitigava leggermente la calura. Camminammo per diverso tempo, poi, stanchi ci sedemmo su una panchina in riva al fiume. Ci rilassammo poi riprendemmo a camminare. Notai una radura circondata da un boschetto di salici piangenti. Proposi a Silvia di andare a distenderci sul plaid in mezzo a quella radura. Nessuno ci poteva vedere in quanto i rami dei salici ci avrebbero nascosto quasi del tutto. Silvia tentennò nel prendere una decisione poi accettò. Distesi la coperta e mi sedetti , poi Silvia si sedette di fronte a me; la gonna paurosamente salì sino a tre quarti della gamba e si poteva intravedere il perizoma nero che Silvia indossava. Guardai il meraviglioso panorama che Silvia mi aveva messo sotto il naso; se ne accorse e mi tirò addosso un ciuffetto d’erba preso sul lato destro. Mi destai a malincuore e Silvia si mise a ridere.
    
    “Ma che fai, mi provochi? Guarda che se dopo inizio a toccarti non è colpa mia.”dissi
    
    Mi misi a ridere e iniziammo a giocare. Poi non so il motivo ma Silvia si distese e mi prese per il collo e mi fece distendere sopra di lei. Avevamo il volto a un palmo di ...
    ... naso e iniziammo a baciarci appassionatamente. Immaginai nella mia mente che Silvia avesse voglia di fare sesso. Anch’io ne avevo voglia. Mi piace fare sesso all’aperto, mi da un senso di libertà! Misi una mano sul seno e massaggiai, molto delicatamente, la mammella con movimenti circolari lenti e profondi. Mentre Silvia aveva messo una mano sul mio cazzo. Capii che aveva qualche timore in quanto eravamo in prossimità di una stradina sterrata di campagna dove ogni tanto c’erano persone che camminavano oppure facevano footing. Scesi a baciare il decolletè per poi arrivare fino al solco intermammario. Silvia mi teneva la testa e me la accarezzava delicatamente; risalii verso la bocca che ripresi a baciare. Lasciai perdere il seno e con la mano scesi e accarezzai le gambe; al tatto erano davvero lisce e la pelle era molto morbida. Salii con la mano fino ad intrufolarmi sotto il vestito che era decisamente salito quando Silvia si era distesa sul plaid. Smisi di baciare Silvia, mi guardai intorno e vidi che non c’era nessuno allora scesi a baciare le gambe iniziando dal ginocchio fino ad arrivare all’inguine; scesi al ginocchio e poi risalii all’inguine per diverse volte prima su una gamba e poi sull’altra. Silvia aveva chiuso gli occhi e stava godendo; ogni tanto però apriva gli occhi per guardare se arrivava qualcuno. Capii che non era tranquilla e rilassata. Eravamo sotto il sole e l’eccitazione e la calura facevano aumentare il caldo che si percepiva; mi fermai col baciare le ...