1. Linda la nerd – Capitolo 16


    Data: 13/11/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Tradimenti Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... che aveva in banca che non avrebbe saputo da che parte cominciare a dare un orgasmo ad una donna. Certo, poteva anche essere bravo a far stare bene una ragazza, ma di sicuro non avrebbe potuto nemmeno lontanamente sfiorare i livelli di… Il bisogno di ridere sfiorì come una rosa recisa da giorni e lasciata al sole quando le sovvenne il pensiero di Tommaso, al piacere che riempiva la sua anima quando stava con lui anche vestiti, e la sensazione di essere in paradiso quando facevano l’amore. Dovette fare un profondo respiro prima di riprendersi e, finalmente, girarsi. Si voltò, allungando le mani verso il suo amante. – Sarò felice di restituirtelo, Alessio. – promise, sorridendo come meglio fu capace. Ma il ragazzo non si mosse. Anzi, la guardò con un vistoso cipiglio. – Cosa stai facendo? Linda rimase un istante immobile, cercando di comprendere cosa stesse sbagliando. Perché lui non l’abbracciava, la baciava con passione sul collo, poi iniziava a spogliarla con lentezza, godendosi con la bocca ogni centimetro di pelle che compariva? – Ma… – provò a dire, abbassando le braccia. – Non ho capito. – esclamò Alessio, perdendo completamente l’affabilità che l’aveva caratterizzato da quando aveva aperto la porta d’ingresso. – Sei la migliore pompinara della scuola, ma non sai come si fa sesso? – Io… – balbettò Linda, ancora più confusa. Certo che sapeva fare sesso, e meglio di chiunque fosse presente in quella cazzo di una N. Sandrini. Piuttosto, non era lui che non ne aveva la ...
    ... minima idea? Ma Alessio non di pose quelle domande, più occupato a sbottonarsi i pantaloni, che un attimo dopo caddero ai suoi piedi. Le gambe non erano muscolose nemmeno la metà delle braccia, ed erano completamente glabre. Le mutande bianche non riuscivano a nascondere il desiderio del ragazzo, e quando abbassò anche queste Linda ne ebbe un’ulteriore conferma. Dal pube del ragazzo, crescendo da un cespuglio di peli ispidi quasi biondi, il cazzo si ergeva verso Linda. Non era particolarmente grosso, ma era qualche centimetro più lungo di quello di Tommaso. Una serie di linee blu lo coprivano come una ragnatela, mentre una vena più grossa lo percorreva per buona parte dell’altra nella parte superiore, per poi, come se avesse perso l’equilibrio, scivolava sul lato destro, dividendosi in due nei pressi della cappella e circondando il cazzo come un lazo attorno al collo di un emù. La cappella, invece, era incredibilmente piccola, non più grande della circonferenza del busto del pene, e appena protesa in avanti. Diavolo, le sembrò il teschio di un triceratopo senza corna. Era viola dall’irrorazione del sangue convogliato lì dall’idea di finire nella bocca che aveva fatto quasi svenire Michele per il piacere. Linda sollevò lo sguardo su Alessio, come a chiedergli se si comportasse in questo modo con ogni ragazza che portava nel suo “regno del piacere”, se fosse così cafone da non provare nemmeno a metterle a loro agio. Ma, pensò, probabilmente le altre nemmeno avevano idea che l’atto ...
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