1. Linda la nerd – Capitolo 16


    Data: 13/11/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Tradimenti Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... all’ordine della maledetta sveglia l’avrebbero trascorso a baciarsi e a farsi le coccole, con lei che colava su di lui, quasi intenta a fare le fusa. Ma quella mattina Tommaso voltò la testa. Fissò senza vedere il muro alla sua sinistra. Ricordò con dolore che si era trovata lì, la loro prima sera a tre, Linda, quando l’aveva posseduta… Chiuse gli occhi. – Non ho voglia, Tania. Mi spiace. La ragazza passò una mano tra i pettorali di lui. Lo baciò un altro paio di volte al collo. – Vuoi fare il difficile, questa mattina, maschione? – domandò, divertita. – Dai… – disse lui, cercando di farla desistere. La mano di Tania si abbassò lungo il busto di Tommaso, i polpastrelli che lo sfioravano lasciando dietro di sé una scia di brividi sulla pelle fino a raggiungere l’inguine. Scivolò attorno alla radice del cazzo lambendo le palle, poi afferrò l’asta della nerchia, che pulsò sotto le dita della ragazza raggiungendo la sua dimensione massima. – Tu dici “no”, – constatò con soddisfazione, – ma il tuo corpo dice “sì”. Riprese a baciarlo sul collo e la spalla destra, mentre la mano iniziava a muoversi avanti e indietro lentamente. I grossi seni, che solitamente eccitavano Tommaso come poche cose al mondo, in quel momento gli stavano quasi causando fastidio, anche se doveva ammettere che Tania ridotta a fargli una zangolata era come se Michelangelo si fosse ritrovato a disegnare gli omini della segnaletica stradale. – Per favore, Tania… – la pregò di nuovo. Ma lei non si fermò. Anzi, ...
    ... aumentò la velocità della mano con cui lo masturbava. – Su, Tom, so che hai voglia. – gli disse, appoggiando il polpastrello del pollice sul glande e spandendo lentamente e con delicatezza su tutta la superficie della mucosa liscia quanto seta la goccia di precoito sgorgata dal meato. Un pungente afrore di sesso maschile cominciò a scivolare fuori da sotto le coperte, eccitando ulteriormente tutti e due. Tommaso fu tentato di lasciarla finire la sua opera, di venirle in mano, colarle tra le dita e inzozzare le coperte, che dopotutto erano costantemente sporche dei loro fluidi corporei. Ma quando sentì un vago malessere ai coglioni e un forte prurito alla base del cazzo, provò un forte ribrezzo all’idea di godere per mano di Tania, come se stesse tradendo la donna che amava davvero. Con un colpo dell’avambraccio destro allontanò la mano di Tania dal suo uccello. – No, dannazione! Fu la prima volta che ebbe una reazione di rabbia con la ragazza, e contemporaneamente ebbe la prima visione della stessa furiosa: Tania si appoggiò a lui con le mani e, spingendosi, si allontanò da lui, poi afferrò la coperta, la gettò contro il ragazzo e balzò in piedi. Nuda, con i seni che si muovevano come grossi budini rosa e semisferici che cercassero di dissipare l’energia che li aveva scossi, il bocciolo di rosa bagnato di desiderio, il bel viso infiammato dalla rabbia. – Vaffanculo, Tommaso! – gridò, muovendo le mani con le dita contratte ad artigli. – Devi dimenticare quella puttana bionda, ...
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