Mia sorella, mia cugina, ed un buco nel soffitto. - Racconti Erotici

Mia sorella, mia cugina, ed un buco nel soffitto.

... ascoltato quello che in fondo - particolari a parte - già sapevo, e poi le avevo confessato quello che lei aveva soltanto intuito: il bicchiere, la scala, la botola, il succhiello, il buco tra le travi, i calzini umidi.

"Questa storia non deve venire fuori", mi ha detto lei.

"No, non verrà fuori", le ho detto io.

"Ma? Hai il tono di chi sta per aggiungere un ma, cugino. Sputa il rospo".

Io ero arrossito, ancora. Ma ero ubriaco, e quindi ho trovato la forza di chiederglielo: "Se ricapita, però, lascia la luce accesa. Per favore".

Lei aveva riso di gusto.

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Luglio 1970: La lingua di mia sorella sta infilandosi nel culo di mia cugina. Intendo proprio dentro, il culo. Roberta sta carponi sul letto, le natiche spalancate, mentre Lucrezia si infila sotto le cosce tese e le lecca la figa, passando poi avidamente e ripetutamente la lingua tra le chiappe, il viso sudato e sbavato. Vedo mia sorella sbavare abbondantemente su due dita ed infilare dentro il corpo di Roberta, quasi rudemente: lei reagisce con un sussulto ed una smorfia a metà strada tra il dolore e il godimento. Le dita cominciano a muoversi a stantuffo mentre mia sorella lecca il buco del culo di mia cugina. Io guardo rapito, faticando a credere a quanto possa essere oltraggioso, indecoroso, immorale ed eccitante tutto quello che sta avvenendo sotto il mio occhio: trattengo l'orgasmo aspettando quello di mia cugina. Voglio venire con lei, guardandola dall'alto mentre viene. ...

... Dopo qualche istante lei si mette ad ancheggiare furiosamente, guardando il pertugio e cercando il mio occhio. Lei non può vederlo, ma c'è, lo sa, e sta contraccambiando lo sguardo. Il viso le diventa paonazzo, le giugulari si gonfiano sul suo collo mentre lei spalanca la bocca e poi digrigna i denti in un orgasmo.

Io sborro nel calzino.

Le guardo mentre si baciano e si accarezzano sul letto di Lucrezia. Ridono, anche se quasi non le sento. Poi la musica si interrompe, e loro tacciono improvvisamente. Lucrezia fa un salto verso il giradischi, si pulisce la mano umida con una salvietta, tira fuori dal mangiadischi il disco di Bowie e mette su quello degli Stones. Non appena il brano incomincia si mette carponi sopra Roberta, poggiandole il soffice pacchetto castano dei suoi peli pubici sulla faccia, e Roberta comincia a leccarla, spalancandole le chiappe con le mani e guardandomi da sotto il culo di mia sorella. Vedo l'ano pulsante di mia sorella contrarsi ad ogni colpo che la lingua di Roberta assesta alla sua figa. Quando Roberta le infila un pollice nel culo, continuando a leccarle la figa, la smorfia che si dipinge sulla faccia di mia sorella Lucrezia è simile a quella che poco fa ho visto sul viso di Roberta: dolore e godimento, insieme: il mio cazzo è tornato ad essere duro dentro al calzino già impregnato. Mia sorella la cavalca lasciandole prendere aria ogni tanto, sedendosi di tanto in tanto completamente sulla faccia di Lucrezia, schiacciandola sotto il suo culo ...