L’amante mascherato 2 - Racconti Erotici

L’amante mascherato 2

... modelli come questo; ti pare così strano che due maschi lontani fra loro comprino lo stesso modello di mutande?”

“Mi pare quanto meno sospetto; comunque, era solo un dubbio, speravo che fossi tu il padre naturale di mio figlio … “

“Non saresti in grado di riconoscere il mio cazzo, il modo di scoparti, l’amore che ti davo quando ci amavamo in due?”

“Vuoi proprio che confessi? Ho fatto l’amore con l’amante mascherato convinto che amassi mio marito, che a casa rifiutavo perché arrogante, in una location dove contavano solo sesso e amore; per questo ti ho detto che l’amavo e l’amo, perché per me è amare te, sotto una maschera.”

“Sei davvero molto contorta amore mio!”

“Significa essere contorta, immaginarti in un situazione per me ideale? Lascia stare la deformazione derivante dal capriccio; ti pare essere contorta se mi illudevo di amare te attraverso quello che mi amava e si lasciava amare senza polemiche?”

“Hai fatto l’amore come tutti i venerdì e vuoi che usciamo a bere qualcosa o sei andata in bianco e preferisci che proviamo a fare l’amore per cercare di ricucire il nostro rapporto?”

“Non ho fatto né amore né sesso, oggi; mi ha solo detto che non mi vuole più, con un figlio a carico; se fossi certa che siete la stessa persona, non dovremmo ricucire niente ma solo continuare ad amarci nel nostro letto, con altre prospettive; visto che la coincidenza era solo nella mia capricciosa immaginazione, non vorrei che la riconciliazione fosse turbata anche dal ...

... più vago sospetto che sto operando un transfert tra voi due; meglio se ci diamo un poco di tempo e andiamo a bere qualcosa; ne approfitto per comunicare alla mie complici che torno con te.”

Era la prima volta che io e mia moglie mettevamo piede, insieme, nel bar che era la loro ‘centrale operativa’; mi venne quasi da sorridere all’idea che tra poco le avrei trovate tutte insieme, le mie ‘concubine’; sapevo che era arrivato il momento di fare chiarezza e decisi, seduta stante, di portare con me alcune cose che recuperai dalla ‘scatola segreta’; le quattro mi conoscevano e sapevano che Tilde mi tradiva abitualmente con ‘l’amante mascherato’; la loro meraviglia non era quindi strana.

Mia moglie mi presentò alle amiche annunciando che tornavamo insieme; lo stupore che si disegnò sui volti si sarebbe toccato con le mani; tutte sembravano chiedere se fossi informato della maternità; lei si sentì quasi in dovere di chiarire che, sì, io sapevo e che ero d’accordo a recuperare il rapporto; si vedeva chiaro il rimprovero per me che accettavo senza battere ciglio una situazione per lo meno anomala; decisi di vincere la mano.

“Nicla, questo è il braccialetto che avevi perso.”

Le consegnai un braccialetto che avevo trovato sotto un cuscino dopo una scopata epica.

“Cazzo! Non ci speravo più … dove l’hai preso? … Dio mio .. l’hai trovato nel letto! … Ma, allora … Tilde, ti rendi conto che l’amante mascherato era Alessandro?”

“Figlio di puttana! Ed hai negato! Allora avevo ...