Le corna di laura 3 - Racconti Erotici

Le corna di laura 3

... prostituirmi davanti a te; non avresti detto niente e avrei avuto più prudenza, prima di farmi massacrare, ma mi vergognavo di me, della mia debolezza e non volevo farlo davanti a te; ho resistito alle violenze per tigna, per disistima, non valeva più niente il mio corpo svenduto all’illusione del porno; mi sono vergognata di ricomparirti davanti in quello stato ed ho sognato che tu mi accogliessi con un abbraccio e con la tua comprensione.

Speravo di trovare la spalla asciutta su cui piangere la mia stupidità; quando ti ho trovato in congresso carnale con la pornodiva è scattata la rabbia del deluso; ho continuato a farti male, perché era a me che facevo male ma sapevo che soffrivi più di me perché ho sempre creduto nel tuo amore, nella tua dedizione; facevo male a me mentre mi esibivo ma godevo perché facevo male anche a te; non chiedermi perché, non ti saprei rispondere.

Non ho capito niente dei tuoi amori, soprattutto di quello per Silvia che ora potrebbe essere una vera alternativa; non ho più visto niente altro che il male che volevo farmi per farti soffrire; ho sbagliato tutto ed ho distrutto il mio e il tuo amore, l’unica cosa bella che avevo avuto dalla vita; ora puoi solo scegliere tu la fine di questa vacanza.”

“Ragazza, calmati! Qui non ci sono alternative; se hai un momento di pazienza, capirai ch non sto meglio di te, anche se per motivi diversi; sono tutto fuorché un’alternativa a te. Anch’io sono legata mani e piedi a un coatto, col solo vantaggio che ...

... lo fa solo qui, in realtà è un uomo dolcissimo che conosco benissimo e a cui sono legata indissolubilmente. Lello è un infermiere meraviglioso, nel privato; in vacanza si atteggia a bullo; in realtà si dedica ad anziani e a malati terminali.

Anche per questo, Paolo, ti ho odiato quando lo hai colpito con tanta ferocia premeditatamente, nella partita; lui e Franco si sono fatti trascinare nel gioco perverso di Laura e si sono atteggiati a prepotenti; invece mi stanno salvando la vita; io vivo coi nonni, ambedue malati di Alzheimer, e coi genitori, colpiti da un cancro terminale; orribilmente, mi tocca aspettare per tutti la morte; l’unico mio sostegno sono quei due infermieri che li curano con amore.

Per questo non sono l’alternativa a te, per Paolo; non chiederei mai ad un uomo, per quanto mi ami, di rinunciare a tutta la sua vita per venire a imprigionarsi nella mia esistenza di infermiera di condannati; e non potrò mai muovermi da Roma finché avranno un alito di vita; per questo, la nostra vacanza era tanto importante che ce la siamo costruita a pezzettini, cercando sostituti in tutta la città.

A te fa male sapere che ho fatto l’amore con l’uomo che ami, la notte delle stelle cadenti; se ti riesce di valutare cosa abbia significato abbandonarmi ad un’ora di amore, di vita, di sogno, forse capirai che anch’io ho commesso un tradimento ma non me ne pento; spero solo che, se e quando lo saprà, Lello sappia capire il mio bisogno e le mie motivazioni; ti dico anche che ...