Le corna di laura 3 - Racconti Erotici

Le corna di laura 3

... cui l’ultima avete ascoltato, perché l’ho voluto, per telefono; la storia delle stelle cadenti la conosci e la vicenda della moglie del cuckold l’hai innescata tu stessa; anche la mancanza del denaro minimo per un panino l’ha cercata lei che mi ha escluso da ogni suo itinerario.

In pratica, sono partito da uomo profondamente innamorato e mi sono trovato umiliato, mortificato, offeso e calpestato da una donna che non so se definire capricciosa, sadica o chissà che; adesso Laura darà la sua versione; ma a me interessa la tua opinione, perché a te ci tengo, non poco, e vorrei che, se mi condanni, lo facessi a ragion veduta.”

“Ragazzi, devo fare alcune premesse; qualcuna vi meraviglierà, ma, credetemi, sono solo la verità; la prima è che mi sono innamorata di te dal primo momento, non da quando abbiamo scopato, proprio dal primissimo impatto; se non vuoi crederci non posso farci niente; ma ti ho amato e ti amo da quella prima festa dove ci incontrammo; ma, soprattutto, non ho mai smesso di amarti, anche quando mi comportavo da criminale; e ti amo, che tu lo voglia o no.

Non ero fidanzata con nessuno; mi sono fidanzata con Sergio dopo, quando cercavo di cacciarti dalla mia vita; è una costante, questa, che faccio scelte stupide per riparare errori emotivi; mio padre non avrebbe mai accettato per genero una ’tuta’, perché per lui un tecnico elettronico è solo una odiosa ‘tuta’ da evitare come la peste; diventasti il mio amore segreto e mi buttai su Sergio, ricco e di ...

... famiglia onorata, anche se coatto e galeotto.

Sono laureanda in lettere, dicono anche che sono brava; non sono esperta di psicologia ma un poco ne mastico; mi manca totalmente l’autostima; non sono capricciosa, sono una che non ha fiducia in sé e fa le stronzate per sembrare più forte; il timore del giudizio di mio padre dovrebbe bastare a dimostrarlo; ma, se ci pensi, tanti episodi te lo confermano; non avevo parlato con te, non mi avevi detto che studiavi ingegneria come non sapevo del beach volley.

Non è stato un capriccio, ma solo stupidità non chiedere, non cercare di capire prima di prendere cappello; mi sono spaventata e, per mancanza di autostima, ho cercato di cancellarti; ho scelto di seguire i consigli di mio padre, perché non potevo contrapporgli un futuro ingegnere al coatto coi soldi; se vuoi, puoi darmi della stupida, ma io so che è stata solo debolezza, mancanza di autostima; devo e posso chiederti perdono, ma non posso rimediare.

Se ti è chiaro questo, forse non avrei neppure bisogno di spiegare il resto; per ribellarmi al potere che mi dominava, avevo scelto di venire con te in Spagna e non con lui in riviera, di seguire il cuore e non il cervello; ma era in agguato l’altro grande errore, sperare che fare la pornostar mi desse la stima di cui avevo bisogno; è stato un errore fatale, anche perché facevo leva sul tuo amore; ho sempre saputo che mi adoravi e ti ho eletto a vittima della mia disistima.

Non ti ho fatto entrare perché mi vergognavo a ...