Le corna di laura 3 - Racconti Erotici

Le corna di laura 3

... dirlo con certezza perché lì lo conobbe il mio amico Ignazio che hai conosciuto.

Per motivi che non so attribuire ad altro che al carattere viziato e capriccioso dei due, ogni volta che litigavano, per motivi che nemmeno approfondivo, lei mi chiamava e si proponeva come mia amica e amante; poiché, ti ripeto, ne ero e ne sono molto innamorato, accettavo questo ruolo incerto tra il ragazzo e lo scopamico; non ho mai cercato di indurla a fare scelte diverse, non le ho posto mai alternative categoriche.

Venendo a questa vicenda, un giorno mi propose una vacanza di una settimana qui in Gran Canaria; io guadagno bene, sono tecnico elettronico in una grande fabbrica e studente lavoratore per la laurea in ingegneria elettronica; lasciai che con la mia carta di credito prenotasse tutto, viaggi e soggiorno, accettando anche di pagarle il vitto quotidiano, per il quale mi dirai quanto ti devo oggi; accettai con entusiasmo, perché una settimana da soli poteva significare intensificare i nostri rapporti.

La prima sorpresa la trovai all’aeroporto; benché ci fossero i bus per l’hotel, noleggiò a mie spese un’auto; in realtà, un mese prima della partenza aveva sottoscritto una domanda per il provino da pornostar in un centro televisivo di cui sai; quando entrò nella sala per scopare con due neri con cazzi mostruosi, mi ordinò di restare in sala d’attesa, segno evidente che non c’entravo affatto con lei; anzi disse che ero solo l’autista; da lì cominciarono le umiliazioni.

Quando ...

... uscì sventrata che sanguinava e si muoveva male, mi trovò a scopare con una pornodiva che mi aveva usato per un altro video; in attesa, avevo accettato per non starmene a guardare riviste porno vecchie di mesi; nella logica della libertà, non pensavo di avere contravvenuto a niente; la signora mi aggredì violentemente perché non mi ero comportato da cagnolino al guinzaglio; non dissi niente neppure a questa umiliazione.

In hotel trovai che aveva cambiato la camera; aveva prenotato, bada l’aveva fatto lei!, una camera con letto matrimoniale; mentre riportavo l’auto al noleggio, la cambiò con una a due lettini; in pratica, facevamo vacanze separate; non ho mai protestato per nessuna mortificazione e non lo feci per questa; mi rassegnai a fare vacanza da solo, ma la signora aveva deciso che ero il suo zerbino e il suo personale bancomat.

La storia delle corna che mi faceva mentre pomiciava volgarmente in pista contemporaneamente con Lello e con Franco neppure devo raccontartela, perché ho sentito che eri più offesa di me; la vicenda del beach volley è da raccontare a riviste scandalistiche perché nasceva dall’affermazione che ero una schiappa e non sapeva niente di me e del mio passato ma voleva solo ancora mortificarmi agli occhi di voi tre.

Le conseguenze le hai registrate; alla televisione finii per guadagnare quanto lei senza farmi sanguinare il retto; il lettino separato mi ha preservato per le scopate che per tre giorni mi sono fatto con due splendide svedesi di ...