A tuo figlio ci penso io.
Data: 07/11/2022,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu
... stanotte’ dissi. ‘Ti sembra giusto quello che hai fatto?’ ma non mi rispose. Mi stava ignorando. Era infatti troppo impegnato con il suo gioco di guerra. ‘Erri, promettimi che non lo farai più. Se ti becco un’altra volta a farlo te la faccio pagare’. A quel punto Erri mise il gioco in pausa e finalmente si girò verso di me, ma in modo brusco, con uno sguardo minaccioso che non prometteva niente di buono. ‘E tu cerca di urlare di meno quando ti fai inculare dal tuo amante’ ringhiò. ‘Sembravi una cagna in calore. Non immaginavo di avere una zia così puttana’. A quel punto persi il controllo e andai verso di lui e gli afferrai il braccio, e avvicinai il mio viso al suo in modo minaccioso, guardandolo dritto negli occhi. ‘Ma come ti permetti? In casa mia faccio come mi pare. Se voglio gridare come una cagna mentre qualcuno mi sta montando il culo lo faccio. E non devo certo chiederti il permesso. Tu invece, finché ti troverai sotto questo tetto allora farai come dico io. E ora ti ordino di toglierti questi stracci che hai addosso e di andare immediatamente a farti una doccia, perché puzzi figlio mio, puzzi come una capra in decomposizione’. ‘Non se ne parla’ rispose lui. ‘Non vedi che sono impegnato?’. ‘Non me ne frega niente’ a quel punto gli tirai il braccio e lo portai letteralmente con la forza nel bagno. Ero così furiosa che nonostante lui cercasse di opporsi io lo strattonai così forte da mettergli paura, e infatti lui decise di smettere di fare resistenza. Entrammo in ...
... bagno e infilai una mano nel box doccia per aprire il rubinetto. Aspettai che l’acqua si riscaldasse e poi gli comandai di spogliarsi e infilarsi dentro. Lui però incrociò le braccia facendomi capire che non lo avrebbe fatto per nessuna ragione al mondo. ‘Ok’ dissi. ‘A mali estremi, estremi rimedi’. Mi allentai la cintola della mia vestaglia di satin e me la tolsi. Sotto non avevo nulla, per cui adesso ero completamente nuda di fronte a mio nipote, il quale spalancò gli occhi per lo stupore e i suoi occhi caddero estasiati sulle mie grosse tette, e me le guardò come se avesse voluto metterci la bocca sopra e succhiarmi i capezzoli, e piantarci il cazzo in mezzo e godere con una spagnola. ‘Che belle tette che hai, zia’ era letteralmente ipnotizzato dalla visione del mio seno. ‘Perché le guardi in quel modo? Le hai viste anche stanotte, mentre mi spiavi’. ‘In verità stanotte non sono riuscito a vedere molto, perché il tuo amante mi copriva la visuale. Tutto ciò che sono riuscito a vedere era lui che ti penetrava analmente’. ‘Beh, adesso puoi vedermi meglio’ girai su me stessa per farmi guardare interamente. Poi mi girai verso di lui e gli misi le mani nell’elastico dei pantaloni della tuta. ‘E ora basta chiacchierare. Ora ci facciamo la doccia’. Gli tirai giù i pantaloni della tuta e sotto non portava le mutande, e mi ritrovai il suo enorme cazzo fieramente dritto a pochi centimetri dal viso. Spalancai gli occhi per lo stupore. Non avrei mai immaginato che mio nipote avesse un ...