1. A tuo figlio ci penso io.


    Data: 07/11/2022, Categorie: Etero Incesti Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu

    ... annunci, ma nella maggior parte dei casi erano di gente senza scrupoli che faceva accoppiare i propri animali di razza per poi vendere i cuccioli a cifre esorbitanti, e sinceramente ero sempre stata contraria a questo mercato disumano. I soldi non mi mancavano, avrei potuto comprarne uno a qualsiasi prezzo, ma non era giusto. Non &egrave giusto ‘comprare’ un essere vivente. Però poi mi venne l’idea. Avrei cercato il mio amico a quattro zampe in un canile. Ce n’era uno a qualche chilometro da casa, così presi la macchina e lo raggiunsi. Non appena entrai nel recinto del canile venni accolta da una decina di cani di tutte le razze e di tutte le età che mi vennero incontro scondinzolando e leccandomi le mani. Per me fu una sensazione di felicità senza precedenti e li accarezzai tutti, mi abbassai a salutare anche quelli più piccoli e un alano mi leccò una guancia. Lo guardai e mi accorsi che era un cane molto elegante, con il pelo nero e lucido, e mi guardava come se ci conoscessimo da una vita. Era senz’altro lui il mio nuovo fedelissimo amico da accudire. A dirla tutta ero un po’ spaventata dalla sua stazza; infatti era enorme, e non sarebbe stato facile portarlo a spasso. Comunque decisi di prendere lui, e quindi mi fecero firmare un sacco di carte, e poi alla fine lo portai via con me. Lui era visibilmente molto contento che avevo scelto lui e non faceva che leccarmi le mani. Lo feci entrare in macchina e lo portai a casa. Ero su di giri perché l’idea di avere un fedele ...
    ... amico in casa avrebbe rallegrato molto le mie giornate. Decisi, non senza un velo di ironia, di chiamarlo Lex (come Lex Steele, uno dei pornoattori più dotato del cinema hard). Era il primo nome che mi era venuto in mente, forse perché era nero e grosso. Un colosso. Proprio come Lex Steele. Non appena lo portai a casa iniziò a girare nelle stanze; si stava ambientando. Poi lo vidi uscire sul terrazzo e fare un giro intorno alla piscina, dopo di ch&egrave rientrò in casa e saltò sul sofà. Era chiaro che aveva appena scelto il posto in cui avrebbe passato la maggior parte del suo tempo. E quindi il pomeriggio, dopo pranzo, mi mettevo accanto a lui a sonnecchiare, con la tivù accesa, e ogni tanto sentivo lui che mi leccava i piedi in segno di affetto, e ogni volta che lo faceva provavo un eccezionale senso di tenerezza. Adoravo il mio Lex. In quei giorni mi telefonò mia sorella dicendomi di avere un problema. Avevo infatti una sorella più piccola di me di tre anni che aveva un salone di bellezza in un’altra città. Forse non vi ho mai parlato di lei perché obiettivamente avevamo pochi rapporti; vivendo in due città differenti, per giunta distanti l’una dall’altra, avevamo non poche difficoltà a vederci. Però ogni tanto lei mi telefonava per sapere come stavo. Lei era stata un po’ sfortunata sentimentalmente; si era sposata due volte. La prima volta con un uomo che poi si &egrave scoperto che aveva una relazione con un altro uomo. Poi si &egrave risposata con l’attuale marito, con il ...
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