1. A tuo figlio ci penso io.


    Data: 07/11/2022, Categorie: Etero Incesti Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu

    ... vedere meglio la mia figa, e con le dita la allargavo facendogli vedere com’era dentro. Oppure mi mettevo a novanta gradi e allargavo le natiche permettendogli di guardarmi il buco del culo. Devo ammettere che mi eccitava molto farlo; in questo modo riuscivo a soddisfare l’esibizionista che era in me. Questo per dirvi che ormai il nostro dirimpettaio conosceva bene com’era fatto il mio corpo, e i miei buchi. ‘Problemi con quel ragazzino?’ mi chiese. Ogni tanto ci facevamo anche qualche chiacchierata a distanza. ‘Sì’ risposi amareggiata. ‘&egrave il figlio di mia sorella. E lei non immagina neppure cosa mi ha appena fatto’. ‘Da come ha ridotto il suo viso, signora Sabrina, lo immagino eccome!’. ‘Cosa vuol farci? Ha diciotto anni, e come tutti i suoi coetanei &egrave arrapato da far schifo’. ‘Anche io alla sua età ero come lui’. ‘Non lo metto in dubbio’ risposi, ‘però immagino che a lei non &egrave mai venuto in mente di scoparsi sua zia’. ‘No, mai. Ma &egrave anche vero che io non ho mai avuto una zia come lei, signora Sabrina, riconosciuta all’unanimità come la regina delle spagnole, e con un passato leggendario nel campo del sesso anale e orale’. ‘Passato?’ risposi risentita. ‘Guardi che io ci do ancora dentro sia con la bocca che con il culo’. ‘Sì, questo lo so, ma &egrave anche vero che adesso sono in pochi a poter godere delle sue cavità, mentre prima lei offriva il suo condotto anale a chiunque’. ‘Beh, cosa vuole che le dica’ con il passare degli anni sono diventata ...
    ... molto selettiva. Non credo che riuscirei a reggere il ritmo che avevo a vent’anni, quando mi facevo impalare anche tre volte al giorno. Adesso mi scusi, ma devo proprio andare a dormire. E forse &egrave meglio se ci va anche lei, visto e considerato che sono le due di notte’. ‘Sì, ha ragione signora Sabrina. Ma lasci che le dica che lei per me resterà sempre un’icona del sesso’. ‘La ringrazio’ ero lusingata. ‘Mi venga a trovare in sogno, così magari le faccio una bella spagnola’. ‘Magari!’. A quel punto rientrammo in casa e ce ne andammo a dormire. Mi svegliai alle otto del mattino e mi accorsi che nel letto accanto a me c’era mio marito. Doveva essere rientrato a casa nel cuore della notte e io non l’avevo neppure sentito. Era nudo e aveva un erezione pazzesca. Chissà cosa stava sognando. Provai un improvviso affetto per lui, perché nonostante al momento avessi una relazione parallela con Giuliano continuavo a provare per Stefano un amore senza limiti. Era pur sempre l’uomo a cui avevo giurato eterno amore, l’uomo che avevo scelto come marito. Gli accarezzai il cazzo duro in tutta la sua lunghezza, una carezza che partiva dalle palle e saliva su fino al glande. Poi mi abbassai con la bocca su di lui e gli baciai la cappella con un bacio a timbro, e l’asta ebbe un sussulto e uno schizzo di sperma fuoriuscì con un getto violento e finì sulla sua pancia, all’altezza dell’ombelico. Poi ne seguirono altri due, ma più deboli. Mi avvicinai con la bocca alle palle e gliele baciai ...