1. A tuo figlio ci penso io.


    Data: 07/11/2022, Categorie: Etero Incesti Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu

    ... che quella sera allo strip bar c’era l’esibizione di un’affermata pornodiva americana. Iniziò a montarmi una inaspettata gelosia; non ero mai stata una donna molto gelosa, però quella notte provai per la prima volta un furioso attacco di gelosia, perché mi venne il sospetto che forse Giuliano e quella pornodiva dopo lo spettacolo potevano aver aver fatto qualcosa. Il papà di Moana era sempre stato un predatore, quindi come facevo a sapere che non era andato a letto con quella diva dell’hard? Cercai di chiederglielo buttandola sullo scherzo: ‘Senti un po’, ma non &egrave che quella diva del porno ti ha prosciugato tutte le energie? Mi sembri un po’ spento’. Ma non mi rispose, però mi accorsi che stava per sborrare, perché sentivo le vene del suo cazzo gonfiarsi dentro di me e l’asta che si irrigidiva maggiormente, e a quel punto lo sfilò fuori e si mise a cavalcioni sul mio corpo e iniziò a schizzarmi sul viso una quantità impressionante del suo seme. Non potevo vederlo perché ero al buio, ma sentivo chiaramente i suoi fiotti caldi e densi posarsi sul mio viso. E forse proprio perché non potevo vederla mi sembrava una quantità davvero notevole. Sembrava non finire mai; ne contai senza dubbio otto, ma forse furono di più. Otto furono certamente quelli più copiosi, ma poi di certo ne erano seguiti altri più deboli. Mi sentivo il viso completamente inondato. ‘Ehi! Stai cercando di affogarmi per caso?’ chiesi divertita. Mentre con le mani cercai di portarmene un po’ via dagli ...
    ... occhi sentii Giuliano scendere dal letto furtivamente e uscire dalla stanza. ‘Tesoro, ma dove stai andando?’. In quello stesso momento il mio i-phone iniziò a vibrare e lo schermo si illuminò di luce azzurra facendo apparire la foto di Giuliano. Mi stava telefonando. Ma come era possibile dal momento che era appena uscito dalla mia camera da letto? Afferrai il telefono e risposi: ‘Amore…’. ‘Sabri, tesoro mio, ti chiedo scusa, ma stanotte davvero non ce la faccio a passare da te’. ‘Come sarebbe a dire? Ma se eri qui un attimo fa!’ risposi, rendendomi conto dell’assurdità di quella faccenda. Infatti Giuliano scoppiò a ridere. ‘Tesoro, hai sicuramente sognato. Come potevo essere lì da te e allo stesso tempo qui allo strip bar?’. Non avevo sognato, perché la sborra che mi ricopriva il viso era ancora calda, e soprattutto era reale, come reale era la rabbia che mi stava montando dentro, perché iniziavo a capire ciò che era appena successo. Chiusi la conversazione con Giuliano e mi misi a urlare nel cuore della notte, nel buio cieco della camera da letto: ‘Erriiii! Brutto figlio di una cagna! Sei un porco schifoso!’. Saltai giù dal letto e uscii dalla camera da letto senza neppure ripulirmi, con il viso che mi grondava ancora della sborra di Erri, e senza neppure indossare qualcosa, tanto ormai non avevo più nulla da nascondere a mio nipote dal momento che mi aveva spiata mentre facevo l’amore, poi avevamo anche fatto la doccia insieme e infine mi aveva anche scopata con l’inganno nel ...
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