1. A tuo figlio ci penso io.


    Data: 07/11/2022, Categorie: Etero Incesti Autore: Stephan_Zanzi, Fonte: RaccontiMilu

    ... fino a qualche secondo prima stringevo con decisione tra le dita, e gli diedi uno schiaffo sul sedere. ‘Erri, ma che fai?’ urlai. ‘Vergognati! Guarda che roba, ho tutta la tua sborra sulle cosce!’. ‘Zia, ma sei stata tu che hai iniziato a segarmi!’. ‘Ma che dici? Ti stavo solo insaponando! Sborrare sul corpo di tua zia, sei proprio un porco!’ a quel punto uscii dalla doccia e avvolsi il mio corpo in un telo, e me ne andai in camera da letto. Erri l’aveva fatta proprio grossa. Eiacularmi addosso. Non potevo crederci. Era mezzanotte. Ero da sola nel letto, completamente nuda. Ormai penso che conosciate bene le mie abitudini, e una di queste &egrave appunto andare a dormire senza alcun indumento sul corpo, d’estate perché c’&egrave caldo, d’inverno perché c’&egrave caldo lo stesso (perché in casa ci sono i riscaldamenti accesi quasi tutta la notte, e quando poi si spengono la casa &egrave un forno). E poi perché dormire nudi &egrave un piacere senza paragoni. Ero lì nel buio della camera da letto, con gli occhi chiusi in attesa di addormentarmi. Lex, il mio possente amico a quattro zampe, aveva deciso di dormire in soggiorno, e Erri, il figlio di mia sorella che era venuto a stare da noi per qualche tempo, stava nella sua cameretta a guardare probabilmente un video porno, perché ogni tanto mi giungevano alle orecchie delle grida orgasmiche di eccitanti pornostar straniere che si facevano montare e impalare analmente da aitanti stalloni da competizione. Quella notte Giuliano ...
    ... probabilmente non sarebbe venuto, perché al suo strip bar (per chi non lo ricordasse Giuliano era il proprietario di uno strip bar) c’era una pornodiva americana che andava ad esibirsi live, e quindi mi aveva detto che avrebbe fatto tardi, ma che forse sarebbe passato a spettacolo concluso. Ma ormai era mezzanotte e io ci aveva perso le speranze, e quindi mi ero messa a letto con l’intenzione di addormentarmi al più presto. E devo dire che non mi ci volle molto. Ci sono certe volte che ci passo una buona mezz’ora prima di addormentarmi, e di solito per farmi venire sonno mi faccio una camomilla, oppure altre volte (quando sono un po’ arrapata e non c’&egrave nessuno a farmi compagnia) mi sgrilletto un po’, oppure gioco con uno dei miei vibratori. Ne ho una ricca collezione gelosamente conservata in un cassetto, quindi ho solo l’imbarazzo della scelta. Di solito dopo essere venuta finalmente riesco ad addormentarmi. Quella notte, come vi dicevo, collassai nel giro di pochi minuti. Ma un’ora dopo qualcuno si infilò nella camera da letto; mi svegliai, ma non abbastanza per capire se stavo sognando oppure c’era qualcun’altro in camera con me. Era certamente Giuliano, che come mi aveva promesso, era venuto a portarmi la mia dose giornaliera d’amore. Allora mi stiracchiai nel buio e allargai le gambe, in attesa di essere penetrata dal grosso cazzo duro del papà di Moana. ‘Finalmente sei arrivato’ dissi con un filo di voce. ‘Non ne potevo più di aspettare. Ho voglia di sentire il tuo ...
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