1. La garconnière 1


    Data: 23/10/2022, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... faceva ormai da sempre, Mario mi comunicò che dovevamo andare via perché l’indomani aveva impegni urgenti, gli risposi piccata che ero una donna libera e decidevo senza la guida del badante; non batté ciglio e si avviò all’ingresso a ritirare il soprabito; vidi che Gemma gli prendeva con dolcezza una mano e gli sussurrava parole forse di consolazione.
    
    Mi strinsi a Giorgio che, a quel punto, scattò in sintonia e suggerì a sua moglie di farsi accompagnare da mio marito, visto che anche lei aveva gli stessi problemi; la nostra esaltazione e il desiderio represso di fare del male a chi ci aveva superato e si era affermato, come era per mio marito e per sua moglie, ci impedì di renderci conto dell’elementare verità che stavamo accostando paglia e fuoco; non sapevamo che l’incendio avrebbe bruciato solo noi.
    
    Difatti, mentre si avviavano all’auto, i due si scambiarono le impressioni sull’inequivocabile gestualità intercorsa tra me e Giorgio; lei gli chiese cosa pensava sarebbe successo; lui espose i suoi dubbi, sul salto del fosso che stavamo per osare; la domanda ‘che fare?’ risuonò più volte tra loro; Mario l’avvertì che, per avere una qualche risposta, doveva fare una deviazione; l’indomani avrebbe potuto dirle tutto.
    
    Lei lo stette guardare e restò in macchina mentre entrava in un condominio alla periferia; al secondo piano, c’era una garconnière di cui erano a conoscenza solo gli amici della cerchia stretta; lo zerbino posto in un certo modo diceva se il locale ...
    ... ospitava una coppia; raccolse la chiave dal vaso in cui sapeva che era conservata, entrò ed attivò il sistema di registrazione audiovideo che spesso usavano; richiuse la porta e tornò in auto.
    
    Mario si comportò con Gemma, quella sera, come avrebbe fatto in qualsiasi momento con qualunque amica; la riaccompagnò a casa; la salutò con un delicato bacio sulla guancia; le promise che l’indomani avrebbe saputo cosa fosse successo e la seguì con lo sguardo finché varcò il portone; poi si diresse a casa dove si attrezzò per la notte e si mise a dormire.
    
    Io e Giorgio ci trattenemmo solo un’altra mezz’ora alla festa, poi andammo via; ci volle poco a capire che la direzione non era quella di casa; quando lui poggiò una mano sulla coscia, io portai la mia sulla patta; trovai un fallo più piccolo di quello di Mario; ma la tigna, da un lato, e la particolarità delle situazione intrigante, dall’altro lato, mi fecero avvertire una gioia profonda mentre mi preparavo a tradire Mario, per la prima volta dal matrimonio.
    
    Si diresse alla periferia, fermò e parcheggiò davanti ad un condominio anonimo; salimmo al secondo piano, recuperò una chiave ed entrammo nella garconnière di cui sapevo ma che non conoscevo; quando varcammo la soglia della camera, scattò il sistema di fotocellula che avviava la registrazione; Giorgio, decisamente meno attento di Mario e forse anche meno intelligente, neppure si accorse dei led verde che segnalavano le telecamere accese.
    
    Era decisamente assai eccitato, ...
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