1. La Caduta. Oltre il Confine. Naufrago, cattura e fuga.


    Data: 18/10/2022, Categorie: Sensazioni Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... Aristarda saprà resistere alla tentazione?-, chiesi. -Sì.-, rispose Vera, -Perché se avesse voluto il contrario lo avrebbe già fatto. In più modi.-. Assorbii quell’ennesima risposta. Espirai piano. Ero esausto. Avevo sete, fame e sentivo la stanchezza schiantarmi come un macigno. Era veramente così? Avevo realmente giudicato male Aristarda Nera? Veramente sarei dovuto rimanere? Tutte quelle domande persero d’importanza in pochi istanti. Il suono di passi dietro di noi fu molto, molto più eloquente. E ci costrinse a sospendere qualunque altra considerazione.
    
    I nuovi arrivati ci circondarono. Le loro armi erano primitive: lance e archi. Erano uomini dai visi brutali. Il colore della loro pelle però era simile a quello dei Licanei. -Chi siete?-, chiese il primo di loro nella lingua corrente di Licanes, usandone la variante antica. Con mia sorpresa, riconobbi la parlata degli Esuli, di coloro che, sfidando i mari al fianco delle guerriere del Kelreas giunsero sulle italiche rive, all’alba di Roma. -Cittadini di Roma.-, risposi, -Io sono Alexander Varus, e lei è Vera Nemlia. Siamo i soli superstiti del naufragio.-. Parlottare tra gli uomini. Quello che aveva parlato, un biondo dal fisico asciutto e la corazza in bronzo, annuì. -Roma…-, disse, -Non conosco questa città. Ma i vostri nomi sono licanei. Mi dite forse…-, si fermò. E anche io mi stupii al pensiero. Un eco del mio stupore si palesò sui lineamenti di Vera Nemlia. Ecco chi erano quegli uomini! La ciurma ribelle, i ...
    ... rivoltosi di Cassius, coloro che tradirono Janus e che furono banditi. Abbandonati su isole infertili, a patire, a crearsi il futuro che avrebbero voluto! -… Che siete discendenti di Janus, colui che abbandonò il nostro nobile condottiero?-. La domanda riverberò, per un lungo istante nel silenzio stupito. Io persi la parola. Come avrebbero reagito sapendoci romanei, discendenti delle genti di Janus, dei Cimanei e del Kelreas? Come avrebbero reagito al sapere che l’Impero da Janus profetizzato era divenuto un campo di battaglia? Come avrebbero reagito al sapere che tale regno era tanto vasto e forte da poter fronteggiare i barbari? -Invero, lo siamo.-, disse Vera Nemlia, -Ma non siamo lui, e il tempo è passato. V’invitiamo a dimenticare i passati dissapori, poiché noi non ne serbiamo memoria se non nel mito.-. Io sospirai: immaginavo che ora le risposte possibili sarebbero state solo due. -Dimenticare?-, chiese qualcuno, -Come fummo dimenticati noi? Come i nostri avi furono banditi? Dimenticare? Questo chiedi, falsa licanea?-, chiese un altro. Lance dalle punte bronzee furono puntate ai nostri petti, frecce incoccate agli archi. -Legateli.-, ordinò il capo del drappello. Gli altri eseguirono, -Li porteremo a Cassia, dove decideranno gli anziani della loro sorte.-.
    
    Ero paralizzato dallo stupore e dal terrore. Il villaggio di quelle genti era simile in tutto e per tutto alla perduta Licanes, ma considerevolmente arretrato sotto più profili, tuttavia permanevano molti aspetti delle ...
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