1. Zia Giusy: Sorpresi da un provvidenziale acquazzone


    Data: 17/10/2022, Categorie: Incesti Autore: Insonnia, Fonte: EroticiRacconti

    ... d’aria. Lei fece scivolare il dorso della mano sulla bocca per togliere l’ultimo fiotto di saliva che ancora pendeva dalle sue labbra. Era esausta, si vedeva che non ce la faceva più, appoggiò la testa sulle cosce di Zio Tonino. Lui iniziò segarsi da solo. Sentii che le chiedeva se volesse smettere, lui avrebbe fatto da solo. Lei non rispose e rimase appoggiata a lui. Zio tonino capì e continuò a segarsi.
    
    Mi tirai indietro e mi appoggiai con le spalle la muro: Feci un profondo respiro. Un attimo dopo sentii l’urlo liberatorio di Zio Tonino. Tornai ad affacciarmi. Zia Giusy aveva sollevato il viso e aveva lasciato che una copiosa sborrata finisse sulla sua faccia. I suoi occhi erano chiusi, li riaprì qualche secondo dopo, quando anche l’ultimo fiotto di sborra aveva raggiunto i suo viso. Si girò verso di me e rimase a guardarmi mentre lo sperma colava sul suo viso. Lasciò che la guardassi per qualche secondo poi, si girò dall’altra parte, chiuse ancora gli occhi e tornò ad appoggiare la testa sulle cosce dello Zio. Finalmente era finito! Avrei voluto non essere mai entrato!
    
    Mi allontanai senza fare il minimo rumore. Raggiunsi la porta d’ingresso ed uscii. Fuori, il marciapiedi era completamente asciutto e non c’era neanche un alito di vento. Il temporale era stata solo una minaccia: come aveva previsto il gestore della fumetteria.
    
    Tornai a vagare per il quartiere. Avevo bisogno di scaricare il livore che avevo dentro ma, questa volta, dovevo stare attento a non ...
    ... rientrare troppo presto: Avrei aspettato almeno mezz’ora per dare tempo alla Zia, di sistemarsi il trucco. Pensai di prendermi un kebab per risolvere il problema della cena: Sapevo che non l’avrei mangiato ma volevo mantenere il gioco e fare finta di non sapere che gli zii fossero a casa. Ci ripensai: Non era necessario e non lo presi.
    
    Quando rientrai, era come se nulla fosse successo. Zia Giusy sembrava serena, aveva il viso completamente senza trucco ed I capelli legati. I suoi movimenti però mostravano una certa inquietudine. Per un attimo incrociai il suo sguardo. Lei rimase a guardarmi, io mi girai dall’altra parte.
    
    Zio Tonino era l’unico che aveva voglia di parlare. Mi chiese qualcosa e scambiammo un paio di parole mentre zia Giusy preparava la cena. Io non toccai cibo. Dissi che non mi sentivo bene e che avrei anticipato il mio rientro settimanale. Zia Giusy approvò la mia decisione e mi consigliò di andare a riposare presto. Lo fece mente posava la mano sulla mia fronte, come per controllare se avessi un po’ di febbre. Ovviamente lei conosceva il motivo del mio malessere e la sua mano era solo una celata carezza: Per rincuorarmi e per cercare di rompere il gelo che s’era creato tra noi. Rimasi in silenzio. Zio Tonino mi diede una pacca sulla spalla e disse che ci avrebbe pensato Giulia a rimettermi in sesto. Sorridemmo, poi mi scusai e mi diressi in camera mia.
    
    Il giorno successivo iniziò con i migliori pronostici: Cielo sereno e un pallido sole era un buon inizio ...
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