1. Zia Giusy: Sorpresi da un provvidenziale acquazzone


    Data: 17/10/2022, Categorie: Incesti Autore: Insonnia, Fonte: EroticiRacconti

    ... come tutti i ragazzi della nostra età. In pochi minuti ci ritrovammo abbracciati, con le bocche incollate l’una all’altra. La mia mano era entrata coraggiosamente nella sua camicetta e le stava accarezzando delicatamente il seno. La sua scivolò sui miei jeans, fermandosi sul mio cazzo che, apprezzò il gesto, e divenne duro come una pietra. Attratta dalla quella durezza, rimase lì e continuò a tenerlo stretto per due o tre lunghissimi minuti. Quando sentii le sue dita che cercavano di abbassare la zip dei pantaloni, le nostre bocche ai separarono. Cercai i suoi occhi e vidi che si stava guardando intorno per controllare se ci fosse qualche passante in giro: Era una gelida serata d’inverno e fuori non c’era nessuno. Abbassai la zip dei jeans ma dovetti sbottonarli completamente e slacciare la cintura per liberare il mio cazzo. Lei lo strinse delicatamente nella sua mano, poi fissò i miei occhi alla ricerca di un cenno di approvazione. Rimasi a guardarla per un attimo, poi appoggiai la mia mano sulla sua ed Iniziai a guidarla con un movimento lento e profondo. La sua stretta si fece forte e sicura. Diede un’altra fugace occhiata fuori, poi si piegò in avanti e la bocca arrivò a sfiorare il mio cazzo. Posai mia mano sui suoi capelli e li sentii morbidi tra le mie dita.
    
    Stringeva il mio cazzo, facendolo scivolare nella sua mano, mentre le labbra socchiuse sfioravano il glande. Dopo un paio di minuti si aprirono lentamente e lo lasciarono entrare. Scesero fino a sfiorare la ...
    ... mano che continuava a tenerlo stretto. I suoi capelli iniziarono a muoversi sotto le mie dita mentre il glande entrava ed usciva dalla sua bocca. Trattenni il respiro per ascoltare i rumori che venivano dalle sue labbra; erano leggeri, delicati, quasi impercettibili, la bocca si muoveva lentamente. Una ciocca di capelli scese sul suo viso, lei la tirò indietro, lasciando per un attimo il mio cazzo. Approfittai di quella piccola distrazione: Spinsi leggermente verso il basso, le sue labbra si dischiusero e sentii il mio cazzo entrare più in profondità.
    
    – Oh, si!... così … così è stupendo! Amore.-
    
    Non ci mise molto a capire che la sua mano non era necessaria e quanto mi piacesse sentire tutto cazzo nella sua bocca. Un attimo dopo sollevò la testa e mi disse:
    
    – Sì, ma… non ce la faccio a farlo entrare tutto! -
    
    Sembrava dispiaciuta. Come se volesse scusarsi.
    
    – Amore, sei bravissima! … non ti preoccupare… va bene così! -
    
    L’abbracciai e ci scambiammo un lungo bacio, poi il suo viso tornò a ad abbassarsi sul mio cazzo. Aprì bene la bocca per farlo entrare quasi tutto mentre la mano accarezzava la mia schiena: Era già meglio.
    
    Quando sentii che stavo per venire l’avvertii; lei mi disse che c’erano dei fazzolettini nella tasca dello sportello. La sua mano si muoveva frettolosamente in attesa di avere uno. Ne presi un paio e li avvicinai fino a sfiorare la sua mano. Li prese e li tenne stretti mentre la bocca continuava a scivolare sul mio cazzo.
    
    – Amore, sto per ...
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