Il contratto a tempo indeterminato - parte 2a - Racconti Erotici

Il contratto a tempo indeterminato - parte 2a

... il culo. Piace anche a te?

- Sì Anna, mi piace molto.

- Volevo dire, ti piace anche quello che ti sta facendo Ugo?

Se n’era accorto, Ciccio, quello che gli aveva infilato nel culo il ragioniere non era più la lingua. E nemmeno due o tre dita.

Era proprio il cazzo che gli aveva infilato.

- Adesso ci provo, Anna.

- Fai piano piano. Se no Ugo ti esce.

- Sì faccio piano, Anna.

Le mani del ragioniere lo stavano tenendo per le cosce.

- Anna, per piacere, vieni un poco più indietro, ecco così.

- Ma certo, Ciccio, fai piano però, se no esce. Oh, che bello. Ti piace, vero?

- Sì, sto godendo.

- È bello anche quello che ti fa Ugo, vero Ciccio?

Rispose sì sottovoce, quasi vergognandosi.

- Hai sentito Ugo? Gli piace.

- Sì Anna, l’ho sentito. Piace anche a me, proprio un bel culo.

Continuava a uscirgli, faceva fatica a non perdere il culo di Anna, ma stava bene attento a non perdere il cazzo del ragioniere che gli navigava nel culo.

- Stai godendo, vero Ciccio?

- Sì Anna, mi piace da pazzi, sto per venire. Ohhh,sì, siii.

Cercando di non gridare dal godimento Ciccio stava sborrando.

Con le mani, dietro, cercava di ...

... trattenere Ugo, non voleva perderlo sul più bello.

Anna si staccò, glielo prese in bocca e l’aiutò a consumare il suo orgasmo, trattenendolo in bocca fino all’ultimo spasmo.

- Ti è piaciuto proprio, anzi, mi sembra che hai goduto di culo, vero Ciccio?

Ciccio annuì.

Ma cosa ne ha fatto della mia sborra? Si domandava, visto che parlava subito dopo che sono venuto?

- Mi piace la tua roba, hai un buon sapore, - confermò lei.

E aggiunse:

- Ugo, ce la fai a farmi venire tu? Anche tu devi ancora venire.

Ciccio li guardò: davanti a lui, la signora si posizionò a pecorina, come prima e il ragioniere le saltò addosso e glielo infilò con forza.

Cercò di riprendersi alla svelta, per partecipare prima possibile al loro sesso .

Con il cazzo penzoloni, si avvicinò alla signora e fu lei stessa ad acchiapparlo e metterselo in bocca.

- Dopo lo facciamo ancora, a me il tuo culo è piaciuto moltissimo. Non vergognarti, Ciccio, fatta bene è una cosa che piace a tutti. E magari, una volta, mi metto in mezzo io, così ricambi - così gli diceva il ragioniere, qualche minuto dopo, in un momento in cui tutti e tre stavano recuperando le forze.

Ciccio annuì.