Il contratto a tempo indeterminato - parte 2a - Racconti Erotici

Il contratto a tempo indeterminato - parte 2a

... festeggiamo con un calice di prosecco.

- Va bene, Anna. Alle otto?

- Certo; e se puoi, dopo parliamo un poco delle cose di lavoro, se non devi andare subito via.

- No, no, mi fermo volentieri, se vi fa piacere.

Tutto come previsto.

Una pizza, neanche tanta roba.

Una sola allusione, di Ugo, alla moglie, subito ricambiata.

- Meglio stare leggeri, stasera, vero, Anna?

Lei gli rispose subito:

- Hai ragione, Ugo, con tutto quello che dobbiamo fare, dopo.

E dicendolo lanciò uno sguardo malizioso a Ciccio.

E lui ricambiò subito, pensando alle tette della signora; quella sera non erano in mostra come la settimana prima,gonfiavano il davanti del vestito.

E comunque, tra poco, le avrebbe impugnato e leccate e mordicchiate trionfalmente, e lei avrebbe mugolato di piacere, anche perché nel contempo Ugo, pieno di viagra fino ai capelli, se la sarebbe scopata davanti e dietro a secondo del momento.

Mentre salivano, in ascensore, Ugo gli toccò il sedere, beccandosi un aspro rimprovero dalla moglie:

- Stai fermo, Ugo, ti ho visto, sai, che tocchi il nostro Ciccio. Anche prima, in pizzeria, mi hai toccato il sedere.

Devi fare il bravo, adesso.

Prima dobbiamo fare delle cose di lavoro, molto importanti, per noi e per Ciccio.

Dopo, se tutto va bene, …

- Prima il dovere – aggiunse, come una brava mammina – e poi il piacere.

E che piacere! Ciccio si disse mentalmente.

Il contratto andava benissimo, il livello era quello giusto e ...

... guardando il suo nuovo stipendio mensile non poté fare a meno di mostrare la sua sorpresa.

Facendo un rapido calcolo tra lordo e netto, il risultato era quasi il doppio del suo attuale.

- Hai visto, Ciccio, mia moglie ha voluto strafare.

Anna si sentì in dovere di precisare:

- È vero, forse ho esagerato, però Ciccio, guarda che con quel livello, lo straordinario è compreso.

- Comunque è molto alto, ma effettivamente devo riconoscere che sei molto bravo e preparato.

- Insomma – aggiunse il ragioniere – le sei piaciuto; sul lavoro, sono d’accordo anch’io, se no non saremmo qui. Ma credo che tu le sei piaciuto anche per altri motivi

e così dicendo strizzò l’occhio al suo nuovo capoufficio.

Ciccio confermava mentalmente: dopo la firma, dopo il brindisi di auguri, sapeva che l’avrebbe spogliata lui, per mettere a nudo, quelle tette favolose, per ringraziarla di sopra e di sotto, davanti e di dietro, del trattamento economico.

L’avrebbe presa con gratitudine, da tutte le parti, per come era stata gentile.

E così fece.

Prima la bocca, la specialità della signora.

Poi le aveva baciato la fica, mentre Anna spompinava il marito.

Lei aveva goduto subito, proprio come aveva fatto l’altra volta, e gli aveva spruzzato addosso tutto il suo godimento.

E poi le aveva scopato la fica, dopo che gliel’aveva trombata e sborrata il marito.

Ora, sapeva che doveva prenderle il culo, come gli aveva ricordato lei stessa.

- Aspetta Ciccio, senza fretta, ...