Il contratto a tempo indeterminato - parte 2a - Racconti Erotici

Il contratto a tempo indeterminato - parte 2a

... facciamolo come si deve, se no ti fai male tu e fai male anche a me. Adesso ti insegniamo noi come fare.

Si era messa a ginocchioni e gli dava le spiegazioni.

- Devi leccare bene il buchino, con tanta saliva. Sei capace?

No, ho visto che proprio non sei capace, adesso Ugo ti insegna come fare.

Ugo faglielo tu.

Ecco, tu Ciccio fai esattamente a me quello che sta facendo Ugo a te. Senti cosa sta facendo? Cosa ti sta facendo?

Ciccio imbarazzatissimo le rispose, quasi come se ripetesse la lezione alla maestra.

- Mi sta allargando le cosce. Mi sta leccando intorno al buco. Mi ha messo anche un sacco di saliva.

Tanta, davvero tanta.

- Fallo anche tu. E adesso? - Gli chiedeva Anna.

- Adesso mi sta spingendo la saliva dentro.

- Anche tu, dai. E adesso? - Insisteva Anna.

- Adesso mi sta leccando tutto intorno al buchino.

- Ti piace, Ciccio?

- Sì, va bene – ammetteva sempre più imbarazzato Ciccio.

- E allora fallo anche a me. Ancora, dai.

- Adesso mi sta dando degli schiaffi sul sedere.

- Sì, Ciccio, servono per allentare la tensione dei muscoli, per rilassare il culo. Fallo anche tu. E adesso cosa sta facendo mio marito?

- Adesso mi ha spinto la saliva dentro, con un dito. Lo faccio anche a te? –

Per la prima volta, si accorse Ciccio, le aveva dato del tu, ma dare del lei a quella signora di cui aveva il culo tra le mani e in bocca non gli riusciva.

- Ugo, quando hai finito, passa il tubetto del lubrificante a Ciccio, così ...

... mi unge bene il buchino.

- Tieni, Ciccio, mettigliene tanto e spingilo dentro con le dita, come sto facendo io.

Il ragioniere gli porgeva un piccolo flacone, un lubrificante vaginale.

In effetti Ciccio sentiva un dito, ma forse erano anche due, che il ragioniere gli stava spingendo dentro, portandosi appresso qualcosa di umido, fresco e gradevole.

Di sicuro adesso erano almeno due le dita che sentiva nel culo.

Ma non gli facevano male.

- Dai Ciccio, mettimi la cremina lubrificante, spingila bene dentro. Con due dita. Anche tre, se vuoi. Sì, così, ahh che bello.Vero?

Ahhh, che bello. E adesso leccami ancora intorno, come sta facendo Ugo.

Il ragioniere gli stava leccando tutto intorno al buco.

- Sì così, hai sentito che buona la cremina? È alla fragola. E adesso la senti la punta della lingua di Ugo dentro? Dai, infilala anche tu a me.

Era proprio quello che gli stava facendo il ragioniere, sembrava quasi che gli stesse scopando il culo con la lingua.

- Bravo Ciccio, sei una meraviglia.

Il braccio e la mano di Anna andarono dietro a cercargli il cazzo.

E quando lo trovarono lo avvicinarono al culo.

- Che bello Ciccio, mi piace come mi stai leccando. Adesso ho proprio voglia di prenderlo, anche tu, vero?

Non c’era bisogno di chiederglielo, se n’era accorta anche lei, era durissimo. Gli piaceva tutto, sia quello che stava facendo a lei, sia quello che gli faceva il ragioniere.

E aveva voglia.

- Adesso ho voglia Ciccio, dai scopami ...