Le groupie dei led zeppelin - Racconti Erotici

Le groupie dei led zeppelin

... frangenti tutto l’egoismo, di cui predicavamo costantemente di liberarci, ritornava prendendosi la rivincita.

L’idolo era Uno.

Niente di personale, era semplicemente una battaglia per la Vittoria.

Noi tre eravamo unite, lo sentivo, avevamo condiviso come vere Sorelle storie incredibili in quegli ultimi anni.

Nulla poteva separare Noi dall’Obiettivo.

La Band arrivò.

Le urla e le scene di isteria erano al limite della follia. Un’occhiata di sfuggita veniva facilmente letta come un giuramento d’amore eterno.

L’eccitazione sessuale era ai massimi livelli.

Passarono Jimmy e poi Robert.

Io e Mitzi eravamo intimamente grondanti.

L’estrema comunanza, il vivere costantemente insieme, ci aveva concesso di aprire, certo complice anche nostra sorella maggiore “Marja”, delle porte di consapevolezza che ci permettevamo di comunicare con le altre, senza parole.

Bastò un sguardo e le lingue, mia e di Mitzie, si unirono in un intreccio unico. Le mie mani delicatamente si andarono a posare sui floridi seni suoi. I capezzoli sembravano aver oltrepassato la barriera del tessuto del suo bel vestitino giallo e blu.

Erano perforanti come dei chiodi.

Io ed Annie ci attaccavamo spesso a lei durante i nostri pomeriggi giocosi.

Annie vedendoci avvinghiate si chinò e si piazzo sotto la mia gonna. Cominciò a leccare e succhiare tutto quel marasma liquido che fuoriusciva dalla mia rossa eccitazione.

Entrarono anche gli altri due membri della Band.

Altre ...

... urla, altra isteria.

Noi continuammo imperterrite il nostro gioco.

Dovevamo essere pronte ed eccitate al massimo quando il “dio Biondo” ci avrebbe montate finalmente.

Il nostro piano consisteva quindi semplicemente di mantenere i “giochi accesi” fino alla fine del concerto.

Sembra assurdo scriverlo oggi, dopo tanti anni, ma i giochi erotici di quelle tre ragazzine in quel luogo non parevano per nulla strani a nessuno. Alcun disturbo ci venne arrecato. Casomai anche altre ragazzine eccitate a loro volta, si misero a giocare tra loro.

Davvero nessuno si faceva tante menate se la persona per cui trovavi attrazione avesse le tette o la barba.

Perlomeno per noi ragazze era assolutamente così.

Forse per i “barbuti” esistevano ancora delle evidenti resistenze.

Annie si divertiva, lì inginocchiata ad infilarci due dita per ciascuna nelle nostre fichette ultra bagnate.

Annie non si bagnava così tanto e forse per una sorta di compensazione invece ne era estremamente golosa.

Non rimanevamo mai bagnate a lungo se si trovava Annie nei paraggi.

La sua lingua era un abituè delle nostre intimità.

Mitzie era particolarmente attratta dalle esperienze di dilatazione anale. Aveva fatto anche un seminario con una sorella brasiliana. Ne era rimasta entusiasta ed ora era “l’insegnate” di quelle pratiche nella nostra Comunità.

Non si pensi che i “manici” ci facessero ribrezzo, tutt’altro.

Nel enorme lettone, di notte ci si trovava spesso ad afferrare una bella ...