Sofia due, l’ospedale
Data: 02/07/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Piplos_delle_Fusine, Fonte: RaccontiMilu
... gigante mi aveva fatto dimenticare lo speculum nel culo, ormai si era abituato, povero culetto. Il dottore mi fece scendere e mi mise nuovamente a pecorina sul lettino, con delle cinghie in cuoio assicurò le gambe alle sbarre posteriori del lettino e poi con altre cinghie le mani alle sbarre anteriori del lettino. Nuovamente pensai che l’estrazione dello speculum fosse dolorosa e preferiva tenermi ferma per non fare movimenti inconsueti. Si posizionò dietro di me e iniziò a tirare lentamente fuori senza svitarlo: – Dottore, la prego, allenti la vite, fa male a tirarlo così. Non mi ascoltò affatto, tirava un centimetro alla volta senza richiudere il becco di metallo, sentivo il buco che ad ogni tirata si allargava di un centimetro e pensai a quanto me lo avrebbe allargato per uscirlo, gridavo dolore ma lui niente. Quando era dentro solo l’ultimo centimetro esitò oltre il canonico minuto e poi lo tirò fuori, sentivo il culo slentato ma subito dopo una nuova presenza, la grossa cappella puntava sul buco, cercai di ribellarmi come potevo ma le cinghie tenevano ferme le gambe e le mani, e un grosso bruciore, come un ferro rovente o una lama veniva dal mio culo. – tranquilla Sofia, la cappella e dentro, ora rilassati che il resto sarà più facile. – la prego dottore, basta, non mi rompa il culo, mio marito se ne accorgerebbe. – ti conviene fare la brava Sofia e farò in modo che esci dall’ospedale senza il minimo segno. Ti conviene fare la brava, ero legata, violentata, allargata, ...
... con la paura che dal culo usciva sangue da tanto dolore; cos’altro potevo fare per fare la brava. Io pensavo a quella frase e lui entrava sempre di più nel culo, cavolo si era ripreso in un attimo dal pompino e poi ora sarà pure la seconda, non è stata una buona idea farlo venire in bocca pensai. Quando lo spinse tutto dentro il culo mi bloccava il respiro in gola, più per la grossezza che per la lunghezza. Iniziò un veloce avanti e indietro dal buco, ogni tanto usciva completamente lasciandomi il buco dilatato e appena provava a richiudersi di nuovo tutto dentro e trombava, non veniva mai, anche perché era alla seconda, ma dopo un tempo interminabile sentì la cappella gonfiarsi ancora di più di prima, un vero fungo e via, uno, due, tre spruzzi su per il culo, tanto che quando decise di tirarlo fuori avevo una voragine che colava sperma giù sulle gambe, forse fino alle ginocchia. Lo supplicai di slegarmi, ero stanca, sfinita, ma posizionato dietro di me, nella semi oscurità mi disse. – devi resistere ancora un po’ Sofia, il tuo esame non finisce qui, e, lo ricorderai per tutta la vita. Poi il silenzio, un silenzio assordante, mi abbandonai al mio destino, incapace di reagire, quando…. Sentii premere sulle labbra della fica, di nuovo duro pensai. Mi prese per i fianchi, sentivo solo la punta nella fica, ora ero io ad avere voglia e con i pochi movimenti rimasti ondeggiavo per farlo entrare. Scopami dai, porco, mi hai sfondato, ora fammi godere. A quelle parole il cazzo iniziò ad ...