1. Sofia due, l’ospedale


    Data: 02/07/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Piplos_delle_Fusine, Fonte: RaccontiMilu

    ... medicale, con il primario al centro, due assistenti medici ai lati e una o due infermiere qualche passo più indietro, iniziavano le visite individuali; tutte dovevamo essere in stanza e rigorosamente a letto, faceva eccezione quella del letto centrale che, pur di far notare le sue grazie, sceglieva in quei momenti espedienti diversi; sistemava l’armadio, andava in bagno, guardava fuori dalla finestra o dalla porta per vedere se stavano arrivando ecc. Un particolare che dal secondo giorno di visita notai e che il primario ai due letti prima si limitava a leggere la cartella appesa alla sbarra inferiore del letto, chiedeva agli assistenti di visitare la paziente e suggeriva all’infermiera quale era la terapia e l’aggiornamento della cartella. Quando arrivava il mio turno, dato che ero la più vicina alla finestra, si infilava tra i due letti, dando le spalle alle signore e mi parlava con dolcezza, mettendo da parte quel modo austero che il suo ruolo imponeva; era il primario, rimanevo ipnotizzata da quell’uomo, alto ben messo, curato nei dettagli, con un buon leggero profumo. Da solo mi sbottonava la camicetta per esaminare i puntini sotto il seno, lo faceva in modo garbato e professionale, io me ne stavo buona buona, imbarazzata e con il cuore che batteva a mille. Lo stesso rituale anche nei giorni successivi, sbottonava da solo, ogni giorno avendo cura di sbottonare quello successivo, esaminava il seno facendomi tenere su il reggiseno; ma quel giorno non posso stabilire se ...
    ... per casualità o fu una cosa voluta, la palpazione fece saltare i ferretti delle coppe e il reggiseno saltò di sopra, lasciando le tette alla sua visione, in un attimo i capezzoli diventarono duri come sassolini e lui se ne accorse, il tutto non rimase nascosto dai due assistenti e dall’infermiera, così per non creare equivoci rimise tutto a posto e andò via. Rimasi anche io turbata dell’accaduto, non volevo che i miei capezzoli avessero avuto quella reazione ma fecero tutto da soli, e in fondo ero in ospedale, una visita medica rimaneva pur tale, comunque la notte non ebbi un sonno tranquillo. Il giorno successivo accadde qualcosa di per me inaspettato, il turno di visite non fu eseguito dal primario che era impegnato in prima persona nella sala operatoria e gli assistenti furono molto veloci in tutto, tanto che alle 11 avevano finito il reparto andarono anche loro in sala operatoria. Consumai il mio pranzo e condivisi la visione di una telenovela con l due signore; verso le 14,30 un infermiera mi raggiunge ai piedi del letto e mi dice “signora Sofia, può recarsi nella stanza del Prof X Y.?” Non ebbi modo di pensare al perché di questa richiesta, i motivi potevano essere i più svariati, si trattava della mia salute, forse ho qualcosa che va comunicato in privato; quindi infilai la vestaglia e le pantofole e mi avviai in fondo al lungo corridoio. Appena entrai il primario chiuse la porta a chiave e io iniziai ad agitarmi, mi saltò letteralmente addosso, tentava di baciarmi, sul ...
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