1. Sofia due, l’ospedale


    Data: 02/07/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Piplos_delle_Fusine, Fonte: RaccontiMilu

    ... tanti complimenti. Non che fossi vergine di culo ma un po’ di delicatezza la avrei gradita. Ma quel dito non era la fine del suo intento, sempre tenendomi a pecorina sul lettino prese ad armeggiare con uno speculum, lo unse con abbondante gel e iniziò una manovra circolare sul buco del culo, girava, girava, girava. Senza che me ne accorsi, complice il gel quella manovra fece entrare lo speculum per una buona metà prima che realizzassi, poi fermò il movimento e lo infilo per dritto tutto dentro. Vuoi per l’abbondante clistere, vuoi per il gel, l’intrusione nel culo non mi provocò dolore, ma quando iniziò a girare la farfalla e sentivo le pareti dell’ano dilatarsi a dismisura iniziai ad urlare il male che mi faceva, ma lui restò insensibile ai miei lamenti, lo allargò totalmente, mi sentivo aperta come non mai, restai ferma per attutire il dolore, lui era soddisfatto da quella operazione tanto che mi aiutò a girarmi e mettere sul lettino in posizione ginecologica, con le gambe aperte sui cavalletti e la schiena sul lettino. In questo modo ero completamente aperta, la fica grazie alla posizione e il culo grazie al divaricatore. Mi venne di fianco e posò una mano sulla pancia, sempre con i suoi movimenti rotativi iniziò a scendere verso il pube fino a stringere il clito tra l’indice e il medio, e poi di nuovo movimenti rotativi sul clitoride e sulle labbra della fica. Iniziai a bagnarmi, sentivo gli umori colare fuori a rivoli sulle gambe, e il mio respiro si fece più intenso. ...
    ... Fu allora che sentii una presenza vicina al mio viso, con la mano libera tirò giù i pantaloni verdi e mi prese per la nuca per avvicinarmi al suo cazzo. Solo allora realizzai il perché dei movimenti rotativi nella fica e dello speculum allargato al massimo nel culo, avevo a pochi centimetri da me un cazzo di una grossezza inaudita, non tanto lungo ma grosso, molto grosso; la pressione sulla nuca aumentava e la cappella sfiorava le mie labbra, ero eccitata, non volevo e non potevo oppormi e schiusi le labbra, entrò solo con la cappella che la mia bocca era già piena, pensai che usare la lingua sarebbe stato meglio e così mi misi a leccarlo tenendolo fuori dalla bocca. Ma questa manovra lo fece indurire al massimo e pretese di rificcarmelo in bocca di nuovo spingendo sulla nuca, questa volta fu meno delicato, altro che cappella, me lo ficcava in gola che non riuscivo proprio a prenderlo, la mascella era al massimo e faceva male, iniziò a pompare con ritmo, faticavo a respirare e sentivo i conati di vomito che sopraggiungevano. Pensai che l’unica soluzione era di farlo venire quanto prima, così dando slancio alle energie rimaste mi misi a pompare di foga e senza preavviso mi venne in bocca obbligandomi ad ingoiare tutto. Lo assecondai, anche se non ero tanto portata ad ingoiare sperma, soprattutto a uno sconosciuto, qualche spruzzo finì all’esterno delle labbra ma lui con maestria lo prese con le dita e portò in bocca lo sperma colato fuori. Così intenta a far venire quel cazzo ...
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