1. Il capufficio 1


    Data: 09/09/2022, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... clitoride.
    
    Mi abbandonai languida al piacere che la sua bocca mi offriva così largamente e mi limitai a godermi piccoli orgasmi, in attesa di esplodere; quando squirtai, assaporò golosamente i miei umori e li ingoiò; si alzò in piedi, mi pose a sedere e mi offrì il cazzo davanti alla bocca; misi in atto tutta la mia esperienza e cominciai a leccare dai coglioni per percorrere tutta l’asta fino in cima; poi lo feci entrare delicatamente e lentamente in bocca.
    
    Fu forse il pompino più lungo e saporito che avessi mai fatto; e godetti molto a vedere quanto piacere gli desse sentire che me lo facevo passare per ogni angolo della bocca, me lo spingevo in fondo fin oltre l’ugola e lo succhiavo fino a far spasimare; fu il più dolce e gustoso tormento che avesse mai sopportato, la lunghissima fellazione che dedicai a quel cazzo che scoprivo meravigliosamente duttile e dolce da manipolare.
    
    Quando decise di montarmi, lo avvertii semplicemente dalla spinta con cui mi spinse riversa al centro del letto; si inginocchiò fra le mie cosce, accostò la punta alla vagina e sentii la grossezza della cappella aperta a fungo sull’asta; avvertii con appassionata partecipazione la penetrazione della mazza, centimetro per centimetro, fino in fondo alla vagina, dove incontrò la cervice dell’utero che colpì con dolce sofferenza.
    
    Mi scopò con forza, quasi brutalmente, e mi fece attraversare tutte le ipotesi di scopata, dalla classica missionaria alla pecorina carponi, alla penetrazione da ...
    ... dietro, ambedue su un fianco, sollevando al cielo la gamba libera; mi sentivo decisamente posseduta in ogni fibra del sesso e ammirai molto la grande capacità di tenuta con cui non si fermava e mi scopava da ogni lato; ero convinta che mi avrebbe fatto anche il culo; ma si trattenne.
    
    Andammo avanti per oltre due ore; quando cominciò a rivestirsi, affrontò lui stesso il tema che mi ponevo; mi disse che già aveva due donne che si scopava; i mariti erano coscienti e presenti; li aveva fatti ingabbiare perché assistessero senza emozione; le aveva ingravidate tutte e due; non si accontentava di una botta e via; per questo aveva risparmiato il culo; voleva che fossi la terza del suo harem privato ed avrei dovuto costringere mio marito ad essere cuckold al nostro servizio.
    
    In pratica, dovevo convincere Luciano che mi lasciasse scopare con lui quando gliene veniva voglia, che assistesse da cornuto contento e che si lasciasse ingabbiare il cazzo per evitare inutili eccitazioni; l’alternativa era il licenziamento; il giorno seguente avrebbe fatto in modo da farsi invitare a cena a casa nostra, ma in realtà dopo la cena avremmo scopato alla grande davanti a lui seduto sulla poltrona accanto al letto; in seguito avremmo provveduto a ingabbiarlo; poi mi avrebbe ingravidata.
    
    Non ebbi esitazione ad accettare; quel cazzo mi aveva stregato; non era stato nelle mie intenzioni lasciare Luciano completamente fuori e qualche scopata avevo pensato di concedergliela, anche trattandolo da ...
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